Nola. Continua a rimanere alta l’attenzione sul Villaggio Preistorico, il patrimonio culturale nolano ormai al centro di una vera e propria campagna al recupero di un pezzo di storia cittadina importante . Ed è cosi che arriva l’ennesimo appello “I Soldi ci sono e la Soprintendenza? – cosi parte la richiesta di Casa Pound che non si ferma dopo un anno di distanza, dopo solleciti ed avvisi ai vertici competenti, Casa Pound Nola reitera la sua denuncia in favore di una concreta risoluzione dell’inondazione che ha colpito il Villaggio dell’età del Bronzo sito in Nola. “Siccome il Codice unico per i Beni culturali . si legge nella nota – recita che la Soprintendenza è il solo ente preposto alla tutela e ai necessari interventi anche in mancanza di fondi ordinari, Casa Pound Nola e i cittadini nolani si meravigliano del mancato intervento per somma urgenza al fine di evitare ulteriori scempi del sito. I soldi ci sono, sono stati stanziati, e il dirigente non potrà più negarlo (Precedentemente avrebbe potuto intervenire in virtù dell’istituto della “somma urgenza”, anche se fossero mancati i fondi ordinari in capitolo di bilancio). Per il momento, quindi, è scongiurata la stupida idea di risotterrare tutto che faceva credere che fosse l’unico intervento plausibile. Molti fondi negli anni passati non sono stati spesi (mentre ci dicevano il contrario) per la tutela di Pompei e dei siti archeologici della Provincia di Napoli”. Ma ora, rammentando che per il solo sito archeologico del Villaggio dell’età del Bronzo antico sono stati stanziati ben 650.000,00 euro, “non riusciamo a contenere nè la soddisfazione nè a comprendere la lentezza burocratica attuale da parte della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei al fine di tutelare ed intervenire urgentemente per salvare il sito archeologico nolano che è un patrimonio di inestimabile valore culturale e sicuro ulteriore attrattore di questa bellissima città”.
Serena Ruta
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