POLLENA TROCCHIA. L’associazione Liberi Pensieri organizza la sesta edizione del Presepe Vivente di Pollena Trocchia. Patrocinata dal Comune di Pollena Trocchia, la “Betlemme Vesuviana” è connubio di arte, tradizione e religione e rappresenta un momento di condivisione fortissimo per la comunità di Pollena Trocchia.
Dall’allestimento delle scene, alla confezione dei costumi, tutto avviene in maniera artigianale per mano dei volontari e delle tante persone che l’associazione Liberi Pensieri coinvolge di anno in anno.
“Un particolare ringraziamento va ai volontari di Liberi Pensieri e al presidente Gianni Ognibene: i volontari si prodigano con sforzi immani per portare in scena questa magnifica manifestazione”, dice il sindaco Francesco Pinto. “L’amministrazione comunale ha sostenuto con grande convinzione il Presepe Vivente ritendendo che manifestazioni come queste, che valorizzano i nostri luoghi come appunto il centro storico di via Cappelli e conservano tradizioni che vengono da lontano, siano da incentivare con ogni mezzo”, continua il primo cittadino. L’anno scorso 20mila persone hanno visitato la “Betlemme Vesuviana”, che ottenne la benedizione del vescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe. “Siamo pronti anche quest’anno ad ospitare qui a Pollena Trocchia visitatori da tutta la regione Campania”, conclude Pinto.
“I preparativi sono agli sgoccioli e si intensifica ora dopo ora il lavoro di tutto il gruppo che con grande dedizione e affiatamento è impegnato nell’allestimento del Presepe Vivente: anche quest’anno abbiamo previsto novità nelle scene e ci auguriamo che in tanti vengano ad assistere alla nostra manifestazione”, commenta invece il presidente di Liberi Pensieri, Gianni Ognibene.
Il Presepe Vivente di Pollena Trocchia viene allestito su un percorso di due chilometri che, da piazza Amodio, si snoda per i vicoli di via Cappelli fino ai piedi del Monte Somma. Quest’anno la Natività è stata realizzata nei giardini di Villa Cappelli. Trenta le scene, animate da centoventi figuranti in costumi dell’epoca. La cura dei dettagli, frutto di un’accurata ricerca sulle abitudini e i costumi della Palestina di duemila anni fa, momenti di recitazione ispirati al capolavoro di Zeffirelli, “Gesù di Nazareth”, fanno della rappresentazione un vero e proprio colossal.
L’appuntamento è per il 27 e il 28 dicembre, a partire dalle 19.
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