lunedì 23 Settembre 2024
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Napoli. Piccola impresa scolastica per valorizzare l’investimento scuola

Le scuole private, oggi come nel passato, sono quasi sempre state fatte oggetto di pregiudizi assai negativi. Per alcuni sono dei “diplomifici” dove, dietro rette onerosissime e pratiche illegali, si vendono titoli di studio a chiunque ne faccia richiesta. Per altri sono i luoghi simbolo della discriminazione sociale, clubs esclusivi dove i rampolli dell’alta borghesia parcheggiano comodamente.

Per altri ancora sono luoghi dove anziche’ nella scienza si persevera nel proselitismo confessionale con l’aggravante del contributo economico dello Stato.

Il direttore Giorgio Leo e il gruppo di docenti e ricercatori che lavorano per l’Istituto paritario Rossini di Napoli, non la pensano così.

L’Istituto Rossini è stato fondato dal prof. Oreste Leo nel 1956 ed è una delle prime scuole laiche private di Napoli, che da quasi 60 anni promuove, accanto all’attività didattico-scientifico, i valori dell’accoglienza, della democrazia, dell’inclusione sociale e della libera ricerca”.

La Rossini è una scuola bilingue primaria e dell’infanzia che contravviene ad ogni pregiudizio sulle scuole private: di ispirazione costruttivista, costruisce il proprio progetto didattico attorno al bambino e al processo di apprendimento specifico del suo sviluppo evolutivo.

“In children we trust recita il nostro motto. – afferma Giorgio Leo – Non saremmo sinceramente costruttivisti se non investissimo buona parte del nostro tempo e delle nostre risorse nella ricerca. Ecco perché – prosegue Leo – con tutti i membri della scuola, abbiamo deciso di dotare l’Istituto di un comitato scientifico che riunisca esperti e ricercatori, per innalzare e potenziare anno dopo anno il livello e la qualità della nostra offerta formativa”.

Dunque in un tempo in cui l’Università non riesce a dar spazio ai talenti che essa stessa forma, e in cui la scuola di Stato, malgrado costituisca una voce di spesa notevolissima nel bilancio pubblico, pare sempre a corto di risorse, a Napoli una piccola impresa scolastica individua proprio nei ricercatori il valore aggiunto per innovare e attualizzare l’offerta formativa e per valorizzare sempre di più l’investimento-scuola.

Tra gli svariati progetti che in quest’anno scolastico sono portati avanti c’è quello della robotica.
Una novità assoluta per la Campania.

“Abbiamo scelto la robotica – Afferma il dott. Armando Del Giudice, uno dei ricercatori del comitato scientifico d’Istituto – perché i robot sono strumenti didattici di straordinaria efficacia dal momento che favoriscono l’apprendimento multidisciplinare di conoscenze, competenze e abilità, incoraggiando gli studenti a impiegare, anche facendo ricorso al problem solving e al cooperative learning, gli argomenti appresi in tutte le materie curriculari, dalla matematica all’inglese”.

Margherita Salemme

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