Napoli. “Dopo settimane di attesa, abbiamo appreso oggi in commissione Sicurezza Urbana l’avvenuta firma dell’ordinanza che prevede la chiusura anticipata delle attività commerciali come strumento di contrasto alla mala movida. Continuiamo con forza a ribadire che non sarà una contrazione degli orari di apertura a rendere più sicure le nostre notti e quelle dei nostri ragazzi. Colpire in maniera orizzontale tutti gli esercizi che vivono grazie alla movida, quella sana e controllata, rimane una soluzione punitiva. Una penalità particolarmente sentita in una città dove crearsi un lavoro significa davvero fare “un’impresa”. Il ruolo delle istituzioni non può limitarsi a imporre delle limitazioni ma deve mettere nelle condizioni cittadini ed esercenti di trascorrere le notti in modo sicuro e questo si fa con il controllo dei territori. Per questo motivo proponiamo un piano di azioni alternative che possa concretamente tutelare nelle ore notturne i napoletani, a partire da quelli maggiormente esposti ai rischi, i minori. Chiediamo: -che si parta da un maggiore controllo dei territori da parte delle forze dell’ordine; – che venga istituito un tavolo di confronto con gli esercenti;- di rimettere mano al regolamento delle licenze e prevedere il ritiro per chi somministra alcolici a minori di anni 14 e la chiusura per 30 giorni a chi somministra alcol a giovani tra i 14 e 18 anni;- che vengano fatte verifiche a campione sulla qualità dell’alcol somministrato, avendo ricevuto diverse segnalazioni di locali dove vengono “travasati” gli alcolici con prodotti di qualità scadente; – che sia predisposto un programma a sostegno dei minori che vivono una città priva di luoghi di aggregazione e attività a loro misura”.
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