Napoli. Delusione e frustrazione è ciò che prova lo studente dopo quasi due anni di pandemia; oggi quello che viene chiesto alle governance di scuole e università e alle Istituzioni sono risposte concrete, fatti e non parole. Nella giornata di mobilitazione, che si è svolta in diverse città d’Italia, sono scesi in campo studenti, da liceali ad universitari, a Napoli partendo da piazza Garibaldi, uniti sotto un unico slogan: “Siamo il futuro che si ribella”.
Gli studenti hanno attaccato il Governo rimasto sordo a tutte le richieste fatte, ad un ritorno in presenza sicuro, ad una serenità dello studente che in contesto scolastico o universitario vuole sentirsi sereno nell’affrontare il percorso e che, quindi, ci sia un investimento per il benessere psicologico nei luoghi della formazione sia in termini di prevenzione che terapeutici.
Spiega Zidan Shehadeh, dell’Unione degli Studenti Napoli :”Da anni chiediamo una nuova legge sul diritto allo studio in Campania per garantire realmente una scuola pubblica e gratuita. Siamo la seconda regione con il più alto tasso di dispersione scolastica che ammonta circa al 20 per cento. La nostra è una sfida al governo regionale, ma anche nazionale: vogliamo il 5 per cento del PIL sull’istruzione per immaginarci davvero una scuola e una società differente”.
Al termine della manifestazione delegazione di studenti, è stata ricevuta dall’assessore regionale all’Istruzione Lucia Fortini.
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