Napoli. Prende il via dalla città partenopea la grande mostra dedicata alla Regina Margherita di Savoia, evento di punta delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, che successivamente si sposterà nella Villa Reale di Monza, per concludersi a Torino. La prima regina dell’Italia unita sarà dal 1 aprile al 17 luglio protagonista di un inedito percorso storico e multimediale nelle splendide sale di Palazzo Reale, dove scelse di far nascere il figlio Vittorio Emanuele III.
Simbolo della modernità e icona popolare, Margherita sposò il cugino Umberto I il 22 aprile 1868, imponendo la propria forte personalità e il proprio ruolo sull’opinione pubblica italiana, tanto da creare un vero riferimento culturale e sociale per oltre mezzo secolo. Promosse, infatti, le arti e la cultura, fu appassionata di alpinismo e prima donna a scalare il Monte Rosa: a lei sono stati dedicati parchi, giardini, scuole e, a Napoli, così come vuole la tradizione, la famosa pizza margherita, dove i condimenti pomodoro, mozzarella e basilico rappresentano i colori della bandiera italiana.
Nella mostra, attraverso l’esposizione di numerosi capolavori artistici, documenti storici, abiti, arredi e gioielli, saranno ripercorse le tappe fondamentali della sua vita, richiamando i passaggi fondamentali del Risorgimento fino all’Unità.
Una Regina raccontata non solo negli aspetti privati ma come simbolo di una Italia che cambia nel nome della modernità e del progresso, nella moda e nel gusto, nelle arti e nella cultura, nelle questioni femminili e nell’alfabetizzazione.
Particolare attenzione verrà posta, quindi, alla città che cambia, negli aspetti urbanistici, sociali e nella vita di tutti giorni, una Napoli raccontata attraverso le litografie e le foto d’epoca.
Il progetto, posto sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, ideato e curato da Elena Fontanella in collaborazione con Annamaria Andreoli, è prodotto da Fondazione DNArt e voluto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da Regione Campania.
Per la sezione napoletana del progetto hanno collaborato: la Direzione Regionale per
il Ministero per i Beni Culturali, la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Artistici e Storici di Napoli e Provincia, la Soprintendenza Speciale per il patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, l’Ufficio Scolastico Regionale, la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, il Teatro San Carlo.
Felicia Liguori
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