Napoli. Mercoledì 20 luglio, alle ore 19.00, nell’Auditorium dell’Ordine dei Medici di Napoli incontro su “La Dermatologia all’appuntamento con i nuovi scenari della modernità e la formazione del medico del futuro”.
L’evento, dopo i saluti istituzionali del presidente dei medici partenopei Bruno Zuccarelli, sarà aperto dalla Prof. Gabriella Fabbrocini presidente della Scuola di Specializzazione oltre che direttore dell’Unità operativa clinica di dermatovenereologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli, e moderato dai Prof. Cataldo Patruno e Mario Delfino, e si pone come occasione per fare il punto sul ruolo sempre più centrale del dermatologo nella diagnosi precoce di numerose malattie, dal Covid che ha mostrato di rivelarsi spesso con notevole anticipo attraverso rush sul dorso ed alle dita, alle più importanti e complesse patologie autoimmuni, metaboliche e infiammatorie. Focus inoltre sulle più innovative tecniche di accertamento, monitoraggio e cura rese possibili dall’interazione digitale tra paziente, medico di medicina generale e specialista. “Le lesioni cutanee da sempre costituiscono un ‘alert’ che rivela al clinico molte patologie sistemiche, di natura infiammatoria, infettiva, neoplastica, metabolica, ancora latenti o non immediatamente percepite – spiega infatti la Prof. Gabriella Fabbrocini – da qui il ruolo centrale nella clinica moderna del dermatologo, il cui sguardo costituisce il primo strumento per nquadrare il paziente e avviarlo quindi al miglior iter terapeutico”.
“Il dermatologo è stato il vero antesignano della diagnostica per immagini come potente strumento di conoscenza e diagnosi delle varie patologie – aggiunge il Prof. Mario Delfino, dermatologo e consigliere dell’Ordine dei Medici di Napoli – Nei segni sull’epidermide e sugli annessi cutanei la Dermatologia ha sempre avuto una via privilegiata per l’intercettazione precoce delle condizioni patologiche non solo di natura cutanea. Da qui la rilevanza della sua professionalità, che peraltro oggi è amplificata dalla digitalizzazione che consente l’accesso in tempo reale ad archivi poderosi”. E proprio dalla consapevolezza dell’importanza delle immagini, ma anche della loro accessibilità e comprensibilità, nasce, tra l’altro, il nuovissimo Testo Atlante di Dermatologia, edito da Idelson Gnocchi e curato dai dermatologi federiciani Gabriella Fabbrocini, Massimiliano Scalvenzi, Cataldo Patruno e Mario Delfino, con contribuiti di alcuni dei maggiori esperti internazionali. All’incontro, quindi, le cui conclusioni sono affidate al Prof. Massimo Scalvenzi, ampio spazio ai giovani ricercatori della Federico II con focus su alcune delle questioni più rilevanti della Dermatologia e delle patologie più impattanti per la vita dei pazienti, dai melanomi ed epiteliomi alla psoriasi, dermatite atopica, orticaria e acne, con interventi dei dott. Maria Carmela Annunziata (Emergenze ed urgenze in dermatologia); Matteo Megna (Dal sintomo alla diagnosi; l’importanza della cute per la diagnosi precoce di malattie sistemiche); Alessia Villani (Moderne tecnologie per la diagnosi precoce dei tumori cutanei ed una dermatochirurgia salvavita); Maddalena Napolitano (La ricerca di base sui meccanismi immunologici ed infiammatori che sottendono alla protezione dell’organismo da infezioni e tumori e la loro disregolazione nelle patologie dermatologiche).
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