NAPOLI. Estorsioni e usura a transessuali e prostitute della zona orientale, i carabinieri scoprono una gang legata a clan Mazzarella, a capo una donna. Arrestati i nove componenti del gruppo criminale.
I Carabinieri della Compagnia di Poggioreale hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal GIP di Napoli a carico di nove persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’estorsione e all’usura e di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Le indagini, effettuate dai carabinieri della Compagnia di Poggioreale e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia partenopea, hanno permesso di scoprire l’esistenza nell’area Est del capoluogo campano dell’associazione criminale, che aveva legami con esponenti apicali del clan camorristico dei “Mazzarella”.
I sodali quotidianamente controllavano i trans che si prostituivano nella zona, ai quali avevano assegnato una “postazione fissa”, ne controllavano gli spostamenti e gli orari, imponevano con violenza e minaccia il pagamento di 30 euro al giorno: la somma necessaria per esercitare “tranquillamente” il meretricio nella zona.
Una donna di San Giovanni a Teduccio era al vertice del gruppo criminale e si avvaleva di alcuni soggetti per raggiungere i fini illeciti, tra cui la riscossione del “pizzo” imposto ai transessuali.
Emersi anche casi di elargizione di prestiti di denaro con restituzione a tassi usurari, anche con violenza e minaccia.
Nell’ambito dell’indagine sono stati altresì evidenziati gravi indizi di reato in ordine alla condotta di tre degli indagati che pretendevano una percentuale sui proventi di ragazze dell’Est Europa che si prostituivano nella stessa zona, minacciando di picchiarle in caso di mancata corresponsione.
Uno degli indagati, con modalità imprenditoriali, prendeva in affitto immobili in rinomate località turistiche campane (in particolare a Ischia e Sorrento) mettendoli a disposizione di prostitute e transessuali affinché vi esercitassero il meretricio, il tutto procacciando loro clienti con inserzioni pubblicitarie sul web e curando accuratamente tempi e tariffe.
Gli arrestati:
Prota Annalisa 54enne del vico Catari;
Palumbo Gabriele 44enne, già agli arresti domiciliari per altra causa, di Casalnuovo;
Barile Luigi 25enne di via Sorrento;
Sapienza Sergio 50enne di via Dell’Alveo Artificiale;
Noviello Daniele 44enne, di via comunale Ottaviano;
Mazzarella Francesco 25enne di via Beato Leonardo Burialdo ;
Sarnelli Antonio 32enne, detenuto in carcere per altra causa;
Campolongo Vincenzo 40enne di Santa Cecilia di Eboli (Sa);
Micale Vincenzo 35enne del corso Sirena.
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