NAPOLI – Utilizzando una frase da cineasta potremmo dire “Buona la prima di CortoDIno al PAN” di venerdì 10 ottobre, realizzata grazie al Patrocino Morale dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli e della direzione del PAN.
Alla presenza di un pubblico attento e competente e degli ospiti della serata, gli attori Nunzia Schiano ed Ernesto Mahieux e lo scrittore Pino Imperatore, sono stati proiettati i sette cortometraggi finalisti della IV edizione, molto apprezzati per la qualita’ tecnica di regia e per lo spessore recitativo e ben sostenuti da buone sceneggiature.
Dopo la bella giornata inaugurale tenutasi al Liceo Artistico De Chirico di Torre Annunziata, dedicata a Dino De Laurentiis, con le presenze di Tonino Pinto, giornalista Rai e critico cinematografico, e di Edoardo de Laurentiis, vice presidente del Napoli Calcio, la tappa napoletana di CortoDino centra quindi il bersaglio in un luogo simbolo della cultura e delle arti di Napoli.
La serata, dedicata a Giancarlo Siani, e al cinema che si è occupato della sua tragica storia, ha visto la lettura di Nunzia Schiano degli ultimi articoli scritti da Siani e una chiacchierata del giornalista Salvatore Aulicino con Pino Imperatore, autore di “Benvenuti in casa Esposito” e “Bentornati in casa Esposito” , libri che trattano il tema camorra in modo ironico e pungente, da cui sono stata tratte versioni teatrali di successo.
Circa il mondo dei cortometraggi e dei giovani che si cimentano nel cinema, la Schiano ha lamentato l’ approssimazione con cui molti filmaker realizzano i loro lavori, a partire da sceneggiature scadenti e recitazioni pessime. “Ho offerto la mia presenza gratuita in opere di giovani studenti di cinema – aggiunto l’attrice – e sono ancora disposta a farlo, ma sempre che i progetti siano di una buona qualità. La verità e che in Italia, a partire dalla scuola, si investe poco nel cinema e nei laboratori, dove potrebbero imparare ed emergere nuovi talenti”.
Ernesto Mahieux, artista notissimo al pubblico del grande schermo e del teatro, ha commentato alcune scene del film Fortapàsc,da lui interpretato nel ruolo di caporedattore e si è intrattenuto in un dibattito con il pubblico diviso tra i pro e i contro il film di Marco Risi. Ha poi svelato un aneddoto circa l’inizio della sua carriera cinematografica, iniziata con un incontro fortuito con un allora giovanissimo regista Matteo Garrone che gli affidò il ruolo di protagonista nel film “L’imbalsamatore”.
Prossimo appuntamento a Palazzo Mezzocapo di Maiori, venerdì 17 ottobre, per ricordare il cinema di Roberto Rossellini, regista che più volte girò film nella cittadina della costiera amalfitana, insieme all’Associazione Maiori Film Festival , ospite Alfonso Bovino, lo scugnizzo di Paisà.
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