Napoli. Il riesplodere del conflitto in Medio oriente e il proseguimento a oltranza della guerra in corso in Ucraina impongono come centrale e imprescindibile la lotta per la pace.
Giorgia Meloni e il suo partito – come i governi di estrema destra in altri paesi europei – sono stati sdoganati dagli USA e dall’UE perché allineati con le scelte di guerra della NATO come i precedenti governi. Il ripudio della guerra è stato da tempo cestinato anche dall’opposizione di centrosinistra. La nostra Costituzione è pacifista e imporrebbe che l’Italia assumesse un ruolo di mediazione per una soluzione pacifica del conflitto e che i nostri soldi venissero spesi per la sanità, la scuola, la solidarietà.
Il PD ha la stessa posizione del governo Meloni, se non nei toni nella sostanza, sulla guerra in Ucraina, la subalternità alla NATO e anche nel sostegno acritico a Israele.
L’Italia ha una Costituzione pacifista e un’opinione pubblica largamente contraria alla guerra, a tutte le guerre, ma nello spazio della rappresentanza una posizione coerentemente contro la guerra non c’è.
Venerdì 3 novembre 2023 – ore 16
Chiesa S. Maria Stella Maris, Piazzetta del Grande Archivio di Stato di Napoli n. 5, Napoli.
Interverrà il segretario nazionale Maurizio Acerbo.
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