Il presidente Raffaele Marrone: “Investiamo sul territorio, dipinti in mostra nella nostra sede”.
NAPOLI – Accordo tra Confapi Napoli e l’associazione Etna Arte Studio per dare vita a una mostra nella sede della confederazione, in via Sant’Aspreno 13, a Napoli. Dipinti di giovani artisti napoletani saranno esposti al pubblico fino al 16 settembre prossimo. «Una decisione non casuale quella di allestire l’evento nella nostra città», spiega il presidente di Confapi Napoli, Raffaele Marrone. «Location ambita da grandi artisti internazionali che all’ombra del Vesuvio hanno trovato ispirazione per le opere più belle».
Un accordo atipico per Confapi Napoli, al di fuori delle competenze dell’associazione, ma comunque finalizzato a creare occasioni di sviluppo. «Tra i nostri obiettivi – prosegue Marrone – c’è infatti quello di valorizzare il nostro territorio e i nostri giovani. In questo caso artisti che dimostrano doti incredibili».
«Napoli ha una grande fucina di giovani talenti. Ci auguriamo di poterli aiutare, in questo modo, ad aprirsi al mondo internazionale, valorizzando le loro caratteristiche e mettendo in mostra tutte le loro doti. Un nuovo sistema per creare sviluppo in un campo in cui la città partenopea ha sempre dimostrato di essere una fonte d’ispirazione per moltissimi» ha concluso Marrone.
Etna Arte Studio è un laboratorio di carattere poliedrico e svolge attività di ricerca nel settore artistico, a scopo educativo, pedagogico e promozionale. Tra gli obiettivi il sostegno e la diffusione della ricerca dell’arte in tutte le sue forme, con particolare riguardo verso le discipline artistiche, come la pittura, il disegno, la scultura e l’arte urbana. L’attività dell’associazione si svolge sul singolo individuo aiutandolo a ricercare in esso le forme e la materia che meglio lo caratterizzano.
«I lavori esposti – affermano i responsabili di Etna Arte Studio – sono stati il frutto del percorso svolto dagli alunni che ci hanno accompagnato in questi 2 anni di vita, tra studio, riproduzioni e creazioni. Dipinti che spaziano per tempo, luce e dimensione, dietro lo studio delle più svariate tecniche pittoriche utilizzate dai maestri del passato. Una vera e propria educazione all’osservare, comprendere attraverso esercitazioni sulle opere classiche e reinterpretarle. Le opere in mostra sono così vicine e distanti tra loro, ma con un elemento che le accomuna nel nostro tempo, poiché create da ragazzi che sono e vogliono essere gli artisti di oggi». (L’ufficio stampa).
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