SOMMA VESUVIANA. Una lettera a chi non ha visto il saggio di fine anno organizzato dalla Scuola Secondaria di Primo Grado “San Giovanni Bosco-Summa Villa: “Musica come…”, la riceviamo e volentieri la pubblichiamo.
Caro amico,
se non c’eri, non potrai mai sapere cosa ti sei perso! Mi spiace: per quanto ti possa raccontare nel dettaglio la serata, l’emozione che ha preso tutti i partecipanti mercoledì sera, a partire dalle 18.00 al Teatro Summarte, non potrò fartela provare!
“Musica come…” libertà, gioia di vivere, cultura, partecipazione, amicizia, armonia; musica come … stiamo insieme per parlare di pace, di crescita, di educazione. Beh, penserai, la solita manifestazione scolastica di fine anno, le serate noiose, il saggio degli alunni, dove tutti si stancano e fanno finta di essere entusiasti. E invece no: una bella e piacevole serata, in cui tutti sono stati davvero contenti di esserci.
I ragazzi sono stati i protagonisti: i giovanissimi musicisti del corso musicale della scuola secondaria di primo grado “San Giovanni Bosco – Summa Villa” hanno regalato tante vibrazioni a quanti erano presenti. Guidati dai maestri Domenico Monda, Carmine Terracciano, Giuseppina Coppola, Annalisa Marciano, hanno suonato brani del repertorio classico e moderno, nonché canzoni della tradizione alta della musica partenopea.
Il pubblico si è entusiasmato: molti hanno accompagnato l’esecuzione con il battito ritmico delle mani, molti non si sono trattenuti dal ballare. Il Dirigente Scolastico, prof. Ernesto Piccolo, ha seguito con la cura e la sollecitudine che lo caratterizzano, i suoi allievi, che hanno dato prova di maturità, impegno e serietà, ben oltre le aspettative di tutti. Piccoli e giovani sì, ma motivati e preparati come dei veri professionisti della musica! Ragazzi che sono il segno positivo di una primavera di rinascita per le nuove generazioni.
La musica scorreva nel ricordo di due maestri che ci hanno lasciato, i professori Daniele Saccone e Antonio Seraponte. Le note sono state anche superamento di barriere spazio-temporali, di dimensioni tra morte e vita, di contrasti tra odio e amore.
La musica come ponte tra le generazioni: alunni, insegnanti, genitori e tante persone non direttamente collegate al mondo della scuola.
Ci hanno onorato della loro presenza e della loro maestria anche alcuni ospiti di riguardo. E allora musica come… Marcello Colasurdo e Rosanna Cimmino che hanno cantato, suonato, incitato, accompagnato la giovanissima orchestra e hanno dimostrato quanto la scuola sia cresciuta nel territorio e quanto la interrelazione tra comunità educante e ambiente cittadino possa essere proficua per tutti.
Accanto ai ragazzi musicisti, gli allievi di altri corsi hanno contribuito alla felice riuscita della serata, offrendo il loro contributo come ballerini, scenografi, aiuto-regista e assistenti di scena.
Peccato davvero non ci fossi anche tu: avresti chiaramente percepito quanto il lavoro educativo sia, innanzitutto e principalmente, un lavoro di squadra, o meglio, un lavoro d’orchestra! Ciascuno ha il suo strumento, le sue caratteristiche, ma tutti suonano la stessa partitura, senza stonature, voci fuori dal coro, ritmi sconnessi. E quando si suona come mercoledì sera, quando la Scuola dimostra di essere un’orchestra, l’armonia che è in grado di generare si spande necessariamente intorno, al territorio, alle famiglie, alla comunità!
“Musica come…” esperienza replicabile e disseminabile: non finisce certo quest’anno, la bella idea di fare orchestra! Mi raccomando: non mancare al prossimo evento!
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