PORTICI. Il 14 febbraio si avvicina e il Museo di Pietrarsa non si fa trovare impreparato per l’occasione. Infatti, aderendo all’evento “La notte degli Innamorati” organizzato dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli apre le sue porte dalle 9 alle 24 applicando alle coppie uno sconto:
entreranno in due pagando solo 5 euro.
Non solo. Sarà possibile vedere illuminata per l’evento la meravigliosa “carrozza 10 del Treno Reale” e assistere alla proiezione della rara pellicola d’archivio del 1948 – “Il ponte” – della durata di 10 minuti, la cui tematica amorosa vi farà calare in un epoca in cui la comunicazione tra future coppie era molto diversa da quella attuale.
Il museo farà vivere ai suoi visitatori l’emozione di un “viaggio” nel passato, attraverso le sue storiche locomotive che han tracciato non solo la storia delle ferrovie ma anche d’importantissimi momenti della storia d’Italia. Sette i padiglioni da visitare e molti i treni storici da ammirare come la fedele riproduzione della locomotiva “Bayard”, che nel 1939 inaugurò la prima tratta di strada ferrata tra Napoli e Portici, ospidando i reali e la sua corte. Sempre nel primo padiglione sono esposte una serie di locomotive da
quelle a vapore e a quelle a corrente trifase che documentano il loro progresso evolutivo.
Chi invece vorrà vedere la “carrozza 10 del Treno Reale”, dovrà spostarsi nei padiglioni degli ex reparti caldaie e forni. Il “gioiellino” – realizzato nel 1929 in FIAT, per le nozze di Umberto II di Savoia con Maria Josè del Belgio – non potrà che stupire chi ne ammirerà gli arredi interni: dal salone (con uno
spettacolare soffitto ad intarsi in lamina d’oro e con una lunga tavola di circa 8 metri), all’area salotto dove ci piacerà immaginare l’intrattenimento post o pre-pranzo dei reali. Sempre quì si potranno ammirare una “carrozza postale”, una per il “trasporto dei detenuti”, la “centoporte” con i suoi sedili in legno e persino le “Littorine”, automotrici che hanno fatto viaggiare gli italiani disegnandone tratti di storia.
Dunque, si apprezzerà Il treno come protagonista di rievocazioni del passato, ma spostandosi nel padiglione della Sala Cinema lo ricorderemo anche come location d’innumerevoli pellicole cinematografiche. Chi non ricorda la scena del film di Totò con l’onorevole Trombetta in “Totò a colori”? o ancora quelle di Nino Manfredi nell’episodio “l’avventura di un soldato” nel film l’amore difficile.
Per chi si sposterà nel padiglione de “La Cattedrale” – battezzato così non solo per la sua monumentalità ma anche per l’aspetto costruttivo con i suoi imponenti archi a sesto acuto – scoprirà le riproduzioni in miniatura di alcuni treni ma soprattutto vedrà il “plastico dei centotreni” di circa 18×2 metri, che farà la felicità dei bambini.
Tanti e proprio tanti gli oggetti da osservare tra utensili, macchinari e locomotive da manovra, che evocheranno tanta curiosità e tanti bei ricordi. Il museo rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello della Fondazione FS che custodisce e valorizza i beni e la storia del gruppo.
Attualmente l’attività organizzativa e promozionale del Museo, attraverso studiati calendari d’eventi mira a rendere sempre più la stuttura come ulteriore polo d’attrazione storico-culturale da inserire senza dubbio in percorsi didattici e/o turistici della città. Inoltre, la sede museale, può essere sede d’eventi quali meeting, congressi e convegni.
A tutto ciò si aggiunga che il Museo gode di una posizione geografica invidiabile tra mare, Vesuvio e golfo di Napoli generando ulteriore suggestione emotiva nei visitatori.
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