SOMMA VESUVIANA – Sfiducia per la presidente del consiglio Alessandra de Siervo. Se ne discuterà nella prossima assemblea cittadina, dodici consiglieri hanno infatti firmato la richiesta della seduta che abbia come punto all’ordine del giorno proprio la mozione di sfiducia della de Siervo (Forza Italia) e la contestuale elezione del nuovo presidente. A chiederla 11 consiglieri della minoranza ed uno della maggioranza: Carmine Mocerino e Oreste Vibrati (Rifondazione), Vincenzo Nocerino, Enrico Romano, Aniello Tuorto, Alberto Angrisani e Vincenzo Romano (Partito democratico), Antonio Granato (Psdi), Sergio D’Avino e Angelo D’Alessandro (Udeur), Luigi Pappalardo (I Socialisti) e Mario Aliperta (ex Forza Italia, ora indipendente). “Era una richiesta doverosa”, afferma Luigi Pappalardo, che già in passato ha rivestito proprio l’incarico di presidente del consiglio, “la de Siervo più volte si è comportata come fosse il presidente del sindaco Ferdinando Allocca e non di tutta l’assemblea come invece dovrebbe essere. È stata di parte e spesso ‘incapace’ di gestire la seduta consiliare, troppe volte manipolata dallo stesso sindaco o da altre parti della maggioranza. Da parte nostra la mozione di sfiducia era necessaria per porre fine a questa situazione, speriamo che il presidente non si sottragga al confronto”. Intanto la richiesta presentata dovrà essere integrata e contestualmente, se fosse approvata, occorrerebbe eleggere un sostituto. “E’ cambiato lo statuto comunale”, spiega l’esponente socialista, “adesso se il presidente fosse sfiduciato, ed occorre la maggioranza qualificata cioè 16 consiglieri, dovremmo eleggerne subito un altro. Ma questo non è un problema che noi come minoranza ci poniamo. Per quanto mi riguarda sono stati incaricato di integrare la mozione, occorre motivare la richiesta e provvederò a farlo”. Si aprono, dunque, nuovi scenari per la vita politica sommese. Basterà trovare altri quattro consiglieri “ostili” alla esponente di Forza Italia, e l’unica donna presente nell’assise consiliare perderà il suo ruolo di guida. Una tesi non da escludere se si tiene conto che è stata spesso, anche ferocemente, contestata nel corso delle sedute in municipio. A dicembre in una delle ultime assemblee era stata attaccata da Carmine Mocerino, da Pappalardo, da Raffaele Maione (Udc) e da Salvatore Rianna (Lista Cuore) quest’ultimo l’aveva anche invitata ad andare a rivedere quali erano i ruoli che le competevano considerati gli errori che stava svolgendo in quella seduta. Defenestrata la de Siervo sarà la maggioranza a scegliersi un nuovo presidente che sarà, molto probabilmente, meno maltrattato di quanto sia accaduto al suo predecessore.
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