La Delegazione interparlamentare Europa – Cina, presieduta dall’eurodeputato Enzo Rivellini sarà in visita ufficiale nella Repubblica Popolare Cinese a fine mese. Oltre a Rivellini, saranno presenti i due vice presidenti della Delegazione, la deputata bulgara Ivanova del Ppe ed il deputato francese Weber del Pse. La missione prenderà il via domenica 25 ottobre con l’incontro con l’ambasciatore Ue presso la Repubblica Popolare Cinese e proseguirà fino al 28 attraverso riunioni ufficiali con i vertici del governo asiatico.
Lei è neopresidente della delegazione interparlamentare Europa – Cina. Quali saranno gli obiettivi di questo organismo e il suo contributo personale?
Sono stato eletto per acclamazione e questo mi ha reso veramente felice in quanto tutti i membri hanno apprezzato e condiviso le mie prime indicazioni operative. I membri della delegazione hanno espresso e ribadito gli impegni istituzionali tra cui la salvaguardia dei diritti umani, la riduzione delle emissioni nocive in atmosfera, la verifica del processo di riorganizzazione del sistema finanziario cinese e della politica economica interna ed estera. Ho aggiunto a queste priorità il desiderio di voler attivare tutti gli strumenti per poter sostenere la politica commerciale tra Uee Cina, ma anche tra il nostro paese e il grande partner cinese.
Sarà un lavoro non facile. Quali saranno i primi passi?
Intendo organizzare incontri e partenariati di grande valenza in occasione della visita della delegazione italiana in Cina nei primi sei mesi del 2010 e della delegazione cinese che verrà in Europa nella seconda metà del prossimo anno, proprio al fine di offrire al sud una forte opportunità di sviluppo.
Che cosa ha in mente, di preciso?
Ho proposto ai colleghi parlamentari di candidare città europee (io naturalmente ho candidato Napoli) quale sede dei partenariati commerciali e industriali e sin da ora ho attivato un’attività di scouting e di organizzazione che si tradurrà in una Relazione che presenterò in occasione della prima visita a Pechino il 26 ottobre prossimo.
Già dal suo insediamento e dai primi interventi in aula si è capito che su questa Delegazione si punta molto. Molte anche le aspettative dell’Ue, sia da un punto di vista economico che sociale.
Il mio impegno sarà diretto soprattutto alle relazioni commerciali, in quanto il momento di crisi economica ci deve consentire di sfruttare questa importante occasione di partenariato con il nuovo gigante finanziario: le capacità di finanziamento dimostrate dagli asiatici ci devono far pensare a trovare occasioni di partenariato e di joint venture e di occupazione per i nostri giovani.Credo che dopo aver dimostrato con nuovi rapporti commerciali il valore del popolo europeo e di quello italiano in particolare, il popolo cinese sarà meno intransigente sulle questioni sociali più note come quelle dei diritti umani…e probabilmente il dialogo sarà più disteso e costruttivo. Ma fino a quel momento credo che le Agenzie internazionali svolgano un ruolo importante nella salvaguardia dei diritti umani in modo continuato e professionale
Lei ha fatto riferimento anche alla possibilità di scambi culturali, accostando due patrimoni come Pompei e la Muraglia Cinese. Come mai?
Ho voluto ribadire anche che uno dei nuovi scopi della delegazione cinese sarà quello di aumentare gli scambi culturali e che apriremo questa nuova stagione di cooperazione anche attraverso l’organizzazione di una mostra itinerante che potrebbe avere come traccia “Pompei-Muraglia cinese: due patrimoni dell’Unesco a confronto”.A questo evento ne affiancheremo altri per valorizzare tutte le emergenze del patrimonio culturale ed architettonico italiano ed europeo favorendo, tra l’altro, manifestazioni specifiche bilaterali. Cina ed Europa saranno più vicine e il Mezzogiorno, il nostro Mezzogiorno potrà giocare, in questo cammino di avvicinamento, un importantissimo ruolo.
Onorevole, da quando è stato eletto parlamentare europeo, ha già presentato numerosiprogetti operativi per sostenere lo sviluppo del Mezzogiorno italiano. Quali sono le proposte principali?
Da Parlamentare europeo rappresento l’intero Paese e quindi svolgo un’attività in difesa degli interessi italiani ed in particolare delle regioni meridionali che devono affrontare maggiori problemi economici e operativi. Tra i principali provvedimenti che ho già inoltrato all’attenzione del Parlamento e delle sue commissioni vorrei ricordare di aver proposto Napoli come sede della segreteria permanente dell’Assemblea Ue- Paesi Acp (Africa, Carabi e Pacifico), in virtù dei contatti economici e culturali che il comune partenopeo mantiene da anni con numerosi paesi del Mediterraneo.
Proposta che ha incontrato ampi consensi…
Sì, da parte di illustri referenti politici. Uno su tutti il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il progetto è stato apprezzato per la sua valenza sociale ed economica, ma anche per la maggiore cooperazione che potrebbe scaturire con paesi con cui potrebbero nascere importanti rapporti economici e culturali per portare ad una maggiore integrazione.
Tra gli Stati membri c’è interesse crescente anche intorno agli argomenti che riguardano l’agricoltura.
E’ vero. E infatti un altro progetto importante che sto sostenendo e’ quello relativo alla grave situazione del comparto agricolo e in modo particolare dell’allevamento delle bufale che oltre a subire gli effetti negativi della crisi economica, deve affrontare anche disparità e conseguenze negative derivanti dalle rigide normative comunitarie. Mi sto infatti impegnando a modificare il testo di un regolamento che consenta di equiparare in caso di malattie non pericolose, le specie di bovini di razza, come le bufale, ai bovini normali. Ho inoltre presentato progetti in riferimento ad attività industriali che meritano tutela giuridica europea.
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