martedì 24 Settembre 2024
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“Mio caro Sindaco, la salute è la prima cosa da garantire!”

Somma Vesuviana. Pubblichiamo di seguito una lettera-appello al Sindaco di Somma Vesuviana dell’associazione “ASSOCAMPANIAFELIX”

Egregio Signor Sindaco,
abbiamo letto con stupore dagli organi di stampa che Lei si è detto pronto a costruire il quarto ‘termovalorizzatore’ sul suo territorio, oltre ad un opportuno sito di compostaggio che la Campania attende da anni.
Abbiamo anche letto che Lei ha asserito che “Quando si dice termovalorizzatore non si pronuncia una parola cattiva, in quanto a Brescia ed a Vienna impianti del genere si trovano in pieno centro e ciò non crea ‘alcun problema’ alle popolazioni né al territorio”, e che l’impianto “dovrebbe servire esclusivamente per bruciare i rifiuti del Vesuviano, non di altre zone”.
E abbiamo anche appreso che lei è convinto che i cittadini approverebbero questo progetto in quanto “Come ho detto, infatti, il termovalorizzatore non è pericoloso e rappresenta una soluzione efficace senza alcun rischio per la gente. Questi impianti inquinano solo come due auto di media cilindrata”.
Caro Signor Sindaco, restiamo stupefatti per le Sue affermazioni che si fondano su miti e credenze sostenute da chi ha tutto l’interesse a giudicare questi impianti di incenerimento come ‘sicuri’ e ‘redditizi’. Ma purtroppo non sono sicuri per la salute pubblica e sono redditizi solo per chi li gestisce, in quanto incassa i famigerati Cip6 per le energie assimilate a quelle rinnovabili.
E non solo. Gli inceneritori (termine corretto e tecnico, il neologismo ‘termovalorizzatore’ non è riconosciuto dalla UE) fanno non male: fanno malissimo alla salute. Chi le scrive è un medico, membro dell’Associazione Medici per l’Ambiente, che è lieto di allegare alla presente una corposa bibliografia dei principali studi pubblicati e validati su riviste scientifiche di valore internazionale, e che hanno da tempo dimostrato come la combustione dei rifiuti produce ogni sorta di inquinante (particolati aerei e scorie-ceneri solide) che altera i più elementari processi di conservazione-preservazione delle cellule e degli apparati del nostro organismo.
E ancora. Il ‘mito’ delle tre auto di ‘media cilindrata’ che inquinano di più dell’inceneritore di Acerra, sfatato dallo stesso Professor Volpicelli (e non da noi ambientalisti cattivi), professore universitario e attuale Direttore dell’Arpac, l’Ente di Protezione Ambientale della Campania, che definì ‘una sciocchezza’ questo paragone.
Senza parlare dei Suoi concittadini, signor Sindaco. Quegli stessi che a sedici anni dalla chiusura dell’ex discarica ‘Fungaia Monte Somma’ piangono ancora i propri morti di cancro. Lei davvero pensa che accetterebbero un inceneritore dopo i gravissimi danni delle discariche? Pensa davvero che una manciata di kilowattori di energia prodotta dalla combustione dei rifiuti valga una vita umana?
A Vienna fanno il 90% di differenziata e molto particolato respira la gente, anche se non sentono la puzza. Ma il nemico è, come spesso accade. Invisibile e il particolato PM 2,5 e PM 10 è midiciale per il nostro albero respiratorio.
Ci pensi bene, Signor Sindaco, prima di proporre un impianto siffatto. Abbiamo apprezzato la Sua squisita disponibilità ad accettare un impianto di compostaggio dell’umido e quello si che è ecosostenibile al cento per cento; quello si farebbe felici le nostre popolazioni, che potranno usufruire di energia pulita (biogas) e compost di ottima qualità per le loro campagne, oltre a risparmiare sulla tariffa rifiuti.
Confidiamo nella Sua comprensione e nella Sua buona volontà a non accettare impianti insalubri sul suo territorio, Signor Sindaco, come hanno fatto in passato i sindaci di Acerra succedutisi nel tempo a difesa della popolazione contro l’impianto che adesso campeggia nel Pantano, fuori norma e cattedrale nel deserto tossico delle ecomafie.
La salutiamo cordialmente

Il delegato area nolana
Dott. Gennaro Esposito

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