giovedì 28 Novembre 2024
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“Mi si è annebbiata la mente, è stato un raptus”

DA METROPOLIS DEL 10 AGOSTO

Somma Vesuviana. Il giorno dopo la tragedia è il tempo delle domande, tutti si chiedono cosa abbia spinto Giovanni Acanfora, 37 anni, ad uccidere il fratello Nicola più giovane di lui di due anni.
Neanche lo stesso assassino, che ieri ha colpito Nicola più volte prima con un trinciapolli e poi con una mannaia (di quelle utilizzate dai macellai), ha saputo dare una spiegazione. Semmai possa esserci una spiegazione per un gesto tanto efferato.
“Mi si è annebbiata la mente”, avrebbe raccontato subito dopo l’accaduto agli inquirenti, “non ho capito niente, è stato un raptus”. Un gesto folle, perché le altre parole che Giovanni Acanfora ha poi aggiunto agli inquirenti per “giustificarsi” sembravano proprio le parole di un folle, motivazioni senza alcun senso logico.
I due litigavano spesso, erano orfani di padre e Giovanni era disoccupato e viveva con la madre (un’insegnante in pensione) al primo piano di quell’abitazione di via Santa Maria del Pozzo 101 dove domenica mattina (poco prima delle 12) è avvenuta la tragedia.
Nicola invece abitava al piano terra, era separato e padre di due bimbe, lavorava presso una ditta che commercializza frutta secca e stava cercando di rigare dritto, in passato sia lui che il fratello avevano avuto dei problemi con la giustizia a causa della droga. L’ennesima lite ha portato alla tragedia, subito dopo il folle gesto Giovanni ha cercato di suicidarsi, così ha spiegato agli inquirenti che lo hanno interrogato, gettandosi sotto un’automobile in transito. Ne è uscito illeso ed è stato arrestato, mentre il fratello prontamente soccorso è morto qualche ora dopo all’ospedale “Loreto Mare” dove era stato ricoverato.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Somma Vesuviana, chiamati dai vicini allarmati per le urla che sentivano provenire dell’abitazione della famiglia Acanfora. Nei prossimi giorni Giovanni sarà nuovamente interrogato, ma nessuna parola o motivazione che per ora resta nascosta nella sua mente potrà dare pace ad una famiglia distrutta.

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Gabriella Bellini
Gabriella Bellini
Gabriella Bellini è nata a Tropea (VV), giornalista professionista dal 2003, ha cominciato a lavorare nel 1994 nella redazione giornalistica di Televideo Somma, ha collaborato con Tele Oggi, Il Giornale di Napoli, Il Mattino, il Corriere del Mezzogiorno (dorso campano del Corriere della Sera), Cronaca Vera, Retenews, è stata redattore del settimanale Metropolis (poi diventato quotidiano) e di Cronache di Napoli. Ha condotto un programma di informazione e approfondimento su Radio Antenna Uno. Nel febbraio 2007 ha creato con altri colleghi il sito web laprovinciaonline.info di cui è il direttore. Dal 2017 è componente della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine dei Giornalisti della Campania Nel 2009 ha ottenuto il prestigioso riconoscimento all’Impegno Civile del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, destinato ad un giovane cronista che si “sia distinto nel suo lavoro sul tema della diffusione della Cultura della Legalità” ottenendo così il premio nazionale “Per la Cultura della Legalità e per la Sicurezza dei Cittadini”. Nel 2012 il Premio internazionale Città di Mariglianella “Gallo d’Oro” per i “numerosi reportage sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2013 il premio “Città di Saviano, giornata per la legalità” per “L'impegno profuso a favore della promozione e diffusione dei valori della legalità". Nel 2015 menzione speciale “L’ambasciatore del sorriso” per “L’instancabile attività di reporter, votata a fotografare con sagacia le molteplici sfaccettature della nostra società”. Nel 2016 il Premio “Antonio Seraponte” con la seguente motivazione “Giornalista professionista sempre presente e puntuale nel raccontare i fatti politici e di cronaca. In poco più di un decennio a suon di bravura ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per essersi distinta su temi importanti come la diffusione della cultura della legalità, della sicurezza dei cittadini e per l’impegno sui temi della povertà e dell’emarginazione”. Nel 2019 il premio Napoli Cultural Classic "Donna straordinaria, esponente della stampa locale che attraverso la sua autentica e graffiante penna racconta il nostro territorio anche fuori dai confini. Sempre attenta alla realtà politico-sociale che analizza con puntualità e chiarezza, riesce a coniugare la divulgazione al grande pubblico con l'obiettività suggerita dalla grande esperienza umana che l'accompagna". Nel 2022 Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

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