Cambiamento e trasparenza due parole chiavi per la campagna elettorale che intende condurre il candidato sindaco Lorenzo Metodio. Ventotto anni, laureato, lavoratore precario è a capo di una lista civica “La città cambia”, di cui ieri ha presentato punti cardine e neonato simbolo nel corso di una conferenza stampa. “Questo è il nostro progetto che mettiamo a disposizione della città”, ha spiegato il leader del movimento, Metodio, “quattro mesi fa quando ho accettato di rappresentare un gruppo di persone abbiamo detto che la mia era la candidatura di forze progressiste e moderate che credono nel cambiamento”. Per realizzarlo c’è anche un programma costruito nelle scorse settimane ascoltando la gente in giro per la città, una campagna di ascolto fatta di gazebi e social network. “Due parole racchiudono il senso della nostra esperienza: legalità e cultura”, continua Metodio, “Legalità che spesso viene data per scontata anche in momenti di relativa tranquillità e che invece è un limite allo sviluppo del territorio, non viviamo certo le guerre di camorra di altre città della provincia di Napoli, ma il rispetto delle regole va diffuso. Gli stessi commercianti e imprenditori vivono l’illegalità come limite che non permette lo sviluppo del territorio. Abbiamo uno straordinario patrimonio storico e architettonico e capacità di attirare persone da tutta la Campania per l’enogastronomia locale. E con essi tanti altri aspetti che devono essere realmente occasione di rilancio del territorio. Pensiamo anche ad un brand, un marchio di Somma Vesuviana che metta assieme tutto il potenziale che c’è nella nostra città. Tenendo conto, dunque, delle straordinarie tipicità della nostra città abbiamo già avviato un discorso con imprenditori e agricoltori. Senza dimenticare l’ecosostenibilità che può essere, anche questa, occasione di sviluppo e rilancio del territorio. Poi sono importanti i beni comuni, noi abbiamo davanti agli occhi gli scempi ambientali che rappresentano l’incapacità di questa amministrazione comunale come è stato il Castello D’Alagno. O altri soldi pubblici spesi inutilmente come nel caso di Santa Maria a Castello, soldi pubblici spesi inutilmente, andrebbe ripensata l’idea di città, tutto andrebbe ripensato , abbiamo assistito per troppo tempo all’utilizzo privato della cosa pubblica”.
Riguardo la possibilità di dialogare con il centrosinistra in vista di una alleanza da proporre agli elettori. “Siamo consapevoli del fatto che occorre un confronto con gli altri”, conclude, “ma per noi il vero cambiamento passa attraverso questioni che abbiamo posto e non logiche di partito o di vecchia politica. La nostra posizione resta la stessa di quando abbiamo cominciato questo percorso, se i progetti saranno convincenti come quello che noi stiamo cercando di condurre da parte nostra non ci sarà nessuna chiusura al confronto. Gli ingredienti devono essere buona politica condotta in modo trasparente. Il dialogo fra noi e gli altri è da sempre improntato alla discontinuità e al cambiamento, il vero male della politica è l’autoreferenzialità quando si finisce per presentare soltanto se stessi. Andrebbero bene anche le primarie, ma a determinate condizioni, il nostro è un progetto estremamente avanzato, non c’è soltanto il simbolo e la mia faccia in gioco, ma un progetto ben preciso di città. Naturale che oggi noi troviamo difficoltà a dialogare con chi non ha un’idea precisa di città”.
DA METROPOLIS DEL 31 MARZO
quiil video della conferenza stampa ripreso da Vincenzo Caputo
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