I prossimi giorni assumeranno sempre più connotati autunnali con il ritorno, in settimana, non solo delle precipitazioni, ma anche di un freddo sicuramente più consono al periodo; dulcis in fundo, si rifarà viva pure la neve sulle nostre montagne.
L’atmosfera pare dunque destinata a risvegliarsi da questo anomalo e lungo letargo dovuto ad un coriaceo anticiclone di matrice africana, responsabile di aver reso questo mese di Ottobre probabilmente tra i più caldi di sempre.
L’alta pressione africana che da diverse settimane (con poche e brevissime pause) sta avvolgendo l’Italia, darà i primi segnali dicedimento già da Martedì 1 Novembre quando masse d’aria più fresca e instabile di origine nord atlantica provocheranno un primo, seppur modesto, peggioramento al Nord, specialmente sulle regioni occidentali e sull’arco alpino: su queste aree potranno verificarsi anche delle piogge, destinate poi a reiterarsi anche nella giornata di Mercoledì 2.
Saranno invece ancora poche le novità sul resto del Paese.
Questo sarà tuttavia solamente un assaggio rispetto a quanto ci attende dopo metà settimana: un ben più incisivo cambiamento è previsto infatti per le giornate di Giovedì 3 e (soprattutto) Venerdì 4 Novembre. In questo frangente un ciclone investirà in forma più diretta il nostro Paese, da Nord a Sud. Nubi, piogge e venti più freddi investiranno dapprima il Nord, per poi spostarsi piuttosto rapidamente, entro Venerdì sera, al Centro-Sud, decretandocosì la fine di questo lungo ed eccezionale periodo caratterizzato da una pressoché totale stabilità atmosferica e, soprattutto, da temperature eccezionali per il periodo.
LA MAPPA DELLE PIOGGE – Nella cartina qui sotto, relativa alle piogge attese per Venerdì 4 Novembre, al Nord, sulla fascia tirrenica del Centro e su buona parte del Sud, dove sono attesi fino a 40 mm di pioggia; attenzione poi alle Alpi, alle Prealpi e alle alte pianure centro-orientali del Nord che potrebbero vedere fino a 70 mm ; infine, sui rilievi del Friuli Venezia Giulia non sono da escludere cumulate addirittura fino a 100 mm.
TORNA LA NEVE – Ci sarà pure spazio per il ritorno della neve attesa, sempre Venerdì, non solo sull’arco alpino (addirittura fin sotto i 1600 metri), ma anche sulle cime più alte dell’Appennino centro-settentrionale.
Nonostante dagli ultimi aggiornamenti pare possa trattarsi di un passaggio perturbato abbastanza rapido, non si può negare che l’atmosfera è destinata a subire una vera e propria metamorfosi, non solo per effetto delle piogge, ma anche sul fronte climatico e in maniera diffusa, da Nord a Sud.
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