giovedì 3 Ottobre 2024
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Massa. Differenziata, controlli: multe per migliaia di euro. Cittadini virtuosi nella ex 219

MASSA DI SOMMA. Piovono multe sui cittadini che non hanno rispettato il calendario di conferimento e smistamento dei rifiuti. E’di circa 3mila euro l’ammontare delle sanzioni amministrative elevate dai vigili urbani in due giorni di controlli.

La scoperta? Non sempre sono i cittadini dei quartieri popolari, quelli maggiormente affollati, ad essere poco ambientalisti, o, menefreghisti delle norme. Anzi, le multe fatte dai caschi bianchi sono indirizzate questa volta verso la zona residenziale, quella più “in” della cittadina. Una verifica accertata con l’apertura dei sacchetti di spazzatura dove all’interno era stato gettato indifferenziato e rifiuti riciclabili, e, non ultimo depliant pubblicitari o bollette che firmavano la proprietà del sacchetto. Scoperta che ha stanato e multato, anche diversi cittadini del Comune limitrofo di San Sebastiano al Vesuvio.

Pollice in su, dunque, per i residenti nella ex 219, l’area popolare a monte del territorio. Nella raccolta differenziata, il quartiere popolare segna un punto a favore dell’ambiente e del rispetto delle norme. Si stanno dimostrando, almeno per ora, maggiormente sensibili alle regole della differenziata. Il dato è emerso a seguito degli ultimi controlli effettuati nei giorni scorsi dai vigili urbani, che hanno intrapreso una task force contro il sacchetto selvaggio e il cittadino menefreghista o distratto. I controlli sono stati eseguiti nei giorni del conferimento del “secco residuale” (multimateriale), si tratta della parte del rifiuto che non può essere riciclato e dunque finisce in discarica.

All’apertura dei sacchetti, fatta con gli operai della ditta che si occupa della raccolta, è stato riscontato che vi era di tutto: “Bottiglie di vetro o plastica, dall’acqua al detersivo ad esempio, che potevano essere riciclate – dice il comandante della municipale, Giuseppe Romano – eppure molti cittadini hanno la cattiva abitudine di buttare tutto insieme”.

Ancora tanti quelli che faticano a differenziare: “Ora basta tollerare – dice Romano – la gente deve sapere o meglio non deve dimenticare che il rifiuto “indifferenziato”, ovvero quello che non può essere riciclato, e, dunque smaltito in discarica, è quello che pesa maggiormente sui bilanci comunali per i suoi elevati costi. Separare i rifiuti in casa è il passo principale per alleggerire i costi, senza contare i benefici ambientali”.

Il Comune paga 160euro a tonnellata più Iva al 22 per cento, ovvero 195 euro circa a tonnellata. Differenziare è meglio.

di Patrizia Panico da Il Mattino area sud – costiera

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