MARIGLIANO. Voragini, sprofondamenti del manto stradale, buche, cose cui siamo quotidianamente abituati, tanto da arrivare a non farci neppure caso nonostante creino disagi e danni economici ai cittadini. Invece bisognerebbe verificare e comprendere da cosa sono determinati e chi ne è il responsabile. Partendo da questo presupposto sono cominciate le indagini degli agenti della polizia locale di Marigliano. Uomini e donne a lavoro dallo scorso settembre per chiarire cosa stesse accadendo alle strade mariglianesi e che oggi concludono le loro indagini, atti in parte già consegnati alla procura di Nola. Un’indagine interamente svolta dagli agenti a tempo determinato sotto la direzione del Comandante, il maggiore Emiliano Nacar.
Molteplici sono stati gli interventi della polizia locale e dell’ufficio tecnico comunale nelle strade cittadine e si è scoperto che le voragini si aprivano dove ci erano cantieri appaltati alla società Gori e relative ditte subappaltatrici. Soltanto in pochi casi la società subappaltatrice della Gori assicurava interventi. Ma gli agenti non si sono limitati a segnalare, andando più a fondo a seguito di sopralluoghi tecnici hanno accertato che il continuo verificarsi di buche e sprofondamenti lungo il tracciato degli scavi era da ricercarsi nelle modalità utilizzate per il riempimento degli stessi scavi, e dunque del materiale utilizzato e soprattutto della modalità adottata per la compattazione. La polizia locale, sotto la guida di Nacar, è arrivata alla conclusione che anche se a seguito di operazioni del genere è fisiologico un assestamento della zona non appariva altrettanto normale che le stesse condizioni si verificavano poi più volte sulle stesso luogo.
“Presumibilmente”, concludono le indagini, “Le fasi lavorative e di riempimento e di costipamento della scavo non sono eseguite a regola d’arte tanto da assicurare le condizioni di sicurezza allorché si riapra lo scorrimento delle auto indipendentemente se si tratti di un ripristino temporaneo o finale delle fasi di lavorazione cronologicamente previste”.
Abbiamo provato a chiedere ulteriori dettagli su quanto accertato dagli agenti mariglianesi, ma la risposta del comandante Nacar è stata: “Massimo riserbo sul contenuto della indagine”. Attendiamo ora gli esiti che arriveranno dalla Procura di Nola.
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