MARIGLIANO- Il Partito democratico si affida alle primarie per scegliere il candidato a sindaco per il centrosinistra alle prossime amministrative.
Appuntamento l’8 marzo, dopo il ritiro di Francesco Barbato restano in lizza Antonio carpino e Giuseppe Jossa entrambi avvocati, ampiamente apprezzati e conosciuti per l’impegno politico e professionale. Occasione per discutere dei loro obiettivi un incontro che si è tenuto nella sede del Pd e moderato dal segretario Gaetano Bocchino. Nel corso dei loro interventi Jossa e Carpino hanno mostrato affinità nei principi morali e valori che vanno al di la della politica, analogie riguardo le problematiche urgenti da affrontare, illustrando un programma politico che, tutto sommato, può definirsi assai simile ma con alcune sottili varianti:rispetto della legalità, lavori al centro storico e recupero delle aree dismesse sono solo alcune delle tante priorità elencate. Carpino con orgoglio ha rivendicato il risultato di celebrare le primarie scaturite dalla petizione sottoscritta da 800 persone e Jossa, pur riconoscendo l’enorme opportunità data ai cittadini e confidando nel loro giudizio, avrebbe preferito, invece, conservare la centralità del partito e affidare ad esso la decisione. Fondamentale, per entrambi, la discontinuità rispetto alle precedenti amministrazioni e sulla riorganizzazione della macchina comunale.”Penso di aver dato prova, con la mia attività pregressa – ha dichiarato Carpino – di avere un’ autonomia di pensiero e di non rispondere a nessun gruppo di potere economico, politico e imprenditoriale che cerca di condizionare la vita dei cittadini. La città ha bisogno di uno scatto in avanti e sarà un lavoro complicato riportare Marigliano ad una soglia minima di civiltà”. Un agire, quindi, improntato al bene comune. “I margini di manovra – ha spiegato Jossa – sono pochi perché ci confrontiamo con un momento storico drammatico, le risorse finanziarie sono pari a zero e il disagio sociale è elevato. La città soffre sotto ogni punto di vista e resta schiacciata dalle aree limitrofe. Jossa auspica una “città reale” partendo dall’eliminazione del disagio sociale e utilizzando le risorse minime che si possono recuperare per attuare proposte concrete. Tante problematiche e duro lavoro toccherà al futuro sindaco di Marigliano, questo è certo, e i cittadini, col voto alle primarie, hanno sicuramente uno strumento in più per rivendicare la loro volontà.
DA CRONACHE DEL VESUVIANO DEL 28 FEBBRAIO
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