Marigliano. “L’assessore Rocco Esposito era un validissimo collaboratore ma troppo assente”. Così il primo cittadino di Marigliano, Antonio Sodano, commenta la sua decisione di estromettere dall’esecutivo l’assessore alla pubblica istruzione ed alle politiche sociali Rocco Esposito (Pdl). Una decisione che ha destato sconcerto, provocando anche reazioni stupite prima e stizzite poi del diretto interessato. Reazioni che il sindaco di Marigliano minimizza: “non c’è stato alcuno screzio tra Esposito e me ed anzi nutro per l’ex assessore un’enorme stima che la mia decisione non ha mutato”. Nessuno scontro di tipo politico o personale, precisa il primo cittadino: alla base della defenestrazione, soltanto problemi ‘tecnici’. “Le deleghe alla pubblica istruzione ed alle politiche sociali- ha spiegato Sodano- sono di importanza nevralgica, senza contare che spesso gli ambiti di competenza dei singoli assessorati si intersecano e quindi la presenza di ogni assessore è fondamentale. Invece- ha continuato il sindaco di Marigliano- l’assessore Esposito era spesso assente anche quando bisognava approvare atti di fondamentale importanza. E’ per questa ragione che ho ritenuto opportuno sollevarlo dall’incarico ma non escludo, in futuro, di poterlo coinvolgere in attività che riguardino l’ente”. Sul dopo- Esposito il primo cittadino non si sbilancia (nonostante sia già partito il toto-assessore ed i soliti ‘bene informati’ stiano già facendo circolare i primi nomi): “per ora le deleghe le ho io, cosa che non mi dispiace affatto dal momento che mi sono sempre occupato di cultura e di solidarietà. Tuttavia- prosegue Sodano- a breve ci saranno degli incontri politici sia all’interno del mio partito (il Popolo delle Libertà, n.d.a.) che della maggioranza tutta”. Novità anche per quanto riguarda la pianta organica: non più dodici settori ma solo otto, con conseguenti capi-servizio privati della diretta gestione del Peg; “una scelta verso la razionalizzazione” la definisce il primo cittadino Antonio Sodano. A questo proposito, il sindaco chiarisce: “Ridurre i settori ad otto e dare un ruolo più attivo a direttore generale e segretario comunale significa razionalizzare le risorse umane ed economiche; non escludo che in futuro la macchina comunale possa subire ulteriori cambiamenti con conseguente ulteriore diminuzione dei settori amministrativi”.
Mariangela Barretta
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