MARIGLIANO. Il Pd rinuncia alla sospensiva nel ricorso contro il direttore generale del comune di Marigliano, Giuseppe Romano. Una decisione, quella del legale che rappresenta la sezione mariglianese, che ha destato non poche perplessità. Lo scorso 12 maggio, infatti, si è celebrata presso il tribunale di Nola un’udienza nell’ambito del ricorso che vede opposta la sezione cittadina del partito democratico al direttore generale Giuseppe Romano, accusato di incompatibilità. “Il nostro legale- ha spiegato Sebastiano Provvisiero, segretario cittadino del Partito Democratico- ha ritenuto opportuno non chiedere la sospensiva ma entrare nel merito del ricorso. Una scelta strategica- ha spiegato Provvisiero- perché ci da più chance”. La prossima udienza, quindi, si celebrerà verosimilmente a settembre ed in quella sede “esporremo tutti i nostri argomenti, compresa l’illegittimità della nomina di Romano a membro della commissione del Pip” ha concluso Provvisiero. Una decisione, si accennava, che ha destato qualche perplessità. Perplessità espresse, in una nota, da Saverio Lo Sapio, coordinatore della sezione mariglianese dei Verdi. “Ancora una volta – ha commentato Lo Sapio- prevale la politica del sottobanco a quella della trasparenza e quello che doveva essere un atto per il ripristino della legalità è stato, invece, utilizzato come elemento di scambio o di baratto per chissà quali misteriosi accordi”. Una tesi seccamente smentita dal Pd, che argomenta la scelta di entrare nella fase del merito, con motivazioni di tipo squisitamente strategico. Lo Sapio, invece, incalza: “a questo punto bisogna solo invocare l’intervento immediato delle Istituzioni competenti affinché arrestino questo processo distruttivo e procedano allo scioglimento del Comune per aprire una fase nuova di sviluppo e crescita democratica di questa città”.
Mariangela Barretta
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