giovedì 19 Settembre 2024
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Marigliano, le dure dichiarazioni di Canzerlo: “Non posso più stare nel Pd dove regna personalismo e arrivismo”

Di seguito l’intervento del consigliere comunale Franco Canzerlo durante la seduta consiliare di ieri a Marigliano.
Dichiarazioni che si inseriscono in un clima teso della politica cittadina.

PERSINO LONTANO DAL NULLA SUCCEDE QUALCOSA MA NON QUI – Recitava una bellissima poetica canzone di Ivano Fossati ….
Ecco, dappertutto, anche … lontano dal niente … può succedere qualcosa, ma evidentemente NON a Marigliano. Non nell’ambito di questo consesso.
Stavolta si è fatto arrossire anche il Tomasi di Lampedusa, quello de il GATTOPARDO, famoso per la logica del “cambiare tutto per non cambiare niente”.
Qui NON si è cambiato nulla !! Gli stessi uomini,… e, vabbè, potrebbe andare.
Ma gli stessi metodi … NO !!
Non si è avuto il coraggio di vedere in faccia la realtà, analizzare il caso e capire che bisognava – BISOGNA – cambiare passo, perché così non si può continuare.
Da quello che si è riuscito a percepire, da quello che è trapelato — perché NOI consiglieri non abbiamo avuto diritto di cittadinanza al tavolo delle trattative —
sono state applicate le solite metodiche,
sono stati impiegati i soliti sistemi –
ci sono stati i soliti veti incrociati –
non si è tenuto conto delle vere necessità della città.
Inutile spacchettare deleghe, distribuirle ad usum delphini per zittire (leggasi accontentare) qualcuno.
Si richiedeva CORAGGIO per un cambio di passo !! NON c’è stato.
Si era invocata una nuova – succinta – ma seria programmazione, che cogliesse le esigenze, invocazioni, lamentele della cittadinanza.
Ci si attendeva che si venisse in aula presentando un programma di fine consiliatura chiedendo a tutti, a tutti, anche ai componenti della opposizione, di convergere, di convenire, per poter dare respiro e risposte a tutti i cittadini che a gran voce richiedevano risposte alle invocazioni.
Niente !! Niente di niente !! Solo il vuoto, peggiore di quello cosmico !!
Sposta questa delega di qua, metti quell’altra di la, non toccare il terzo assessore …. Ma di serio e programmatico, nemmeno l’ombra.
Non c’è apertura verso i giovani, che eppure la piaga della disoccupazione la vivono con ansia e trepidazione. Se non disperazione.
E quando ci sono queste dinamiche, si sa, la strada della perdizione è sempre in discesa.
PRIMA I CITTADINI !! Questo doveva essere il moto ispiratore.
La comunità di Marigliano ora più che mai ha assoluta necessità di migliorare le proprie condizioni di vita.
Eppure l’Amministrazione Comunale ha al suo interno tutte le risorse per far sì che ciò avvenga !!
Professionalità, competenza e spirito di abnegazione non mancano.
A tutt’oggi, però, ciò non è stato possibile perché sono prevalsi interessi specifici su quelli generali.
Non è possibile che la nostra città debba continuare a stare in questo ghetto !! Debba pagare il gap di subire le spesse cervellotiche decisioni di pochi che hanno a cuore solo i propri interessi personali, o di bottega, ma non certo quelli della popolazione che langue.
L’ho detto tante volte che non ci stavo più, che non avrei subito ancora queste vessazioni calate dall’alto.
L’ho detto con fare disciplinato, l’ho ribadito con modo educato, poi mi sono anche stizzito ed ho urlato. Risultato: il NULLA.
Gli stessi modi, i medesimi neghittosi metodi e rifiuti, la solita noncuranza da arroganza di potere, l’irrispettoso svilimento della DIGNITA’ delle persone !!
NON si sa cosa è successo ai tavoli delle contrattazioni – tavoli al plurale NON è a caso, NON rappresenta un refuso – NON l’hanno detto!!
E NON lo voglio sapere, perché tanto l’evidenza parla da sola.
Diceva un grande personaggio televisivo – martire di Stato – : BIG BEN ha detto STOP !!
Non sarei più credibile se alle parole non facessi seguire i fatti.
Non avrei rispetto per le persone che ci seguono da casa, per le persone che hanno creduto in tutti noi e ci hanno degnato del loro voto di delega – perché, ricordiamolo, il VOTO ricevuto è una delega del votante, determina un rapporto di mandato con rappresentanza, diventa fonte contrattuale con i cittadini ai quali bisogna pur rendere conto della gestione –
E dando corpo alle naturali illazioni che ne seguirebbero, NON AVREI RISPETTO PER ME STESSO !!
Mi devo distaccare dalla casa da cui sono venuto, dalla quale ero partito con tanto orgoglio di partecipazione proprio per quei valori fondanti che la caratterizzano – Ci si deve staccare perché ci si trova a disagio dovendo constatare che quei valori NON CI SONO.
Ero fiero di dire di essere consigliere del PD, di far parte di quella famiglia che caratterizza la propria azione politica avendo quale stella cometa i valori propri della SINISTRA: difesa del lavoro – uguaglianza sociale – Giustizia giusta per tutti, Sanità efficace ed efficiente, con poli recettivi su tutto il territorio.
Ho trovato una casa dove regna il personalismo, l’arrivismo, l’uno contro l’altro armato, degna location di un famoso film di Mario Monicelli degli anni 90 dal titolo emblematico: PARENTI —- il titolo completatelo voi.
NON si può più stare in quella casa. Non è la MIA.
Ma non credo sia propria del PD !! Il PD è altra cosa !!
Il PD affonda le sue radici nel tutelare i cittadini, soprattutto quelli meno fortunati, e avrebbe guidato il tanto sospirato cambiamento, avrebbe fatto di tutto per uscire dalle secche istituzionali e sarebbe stato maggiormente presente sul territorio, facendo appello alle migliori energie del paese, affinché fossero partecipi di tale processo di cambiamento.
Il vero PD avrebbe assunto il ruolo di protagonista e non di comprimario, avrebbe certamente osato di spingere il cambiamento nella direzione segnata.
Non avrebbe seguito la scia, ma avrebbe promosso la scia ….
VABBE’…..
Non posso più permettere che si profitti del mio buonismo.
Essere stato troppo buono, è stato un male !!
Perché con la permissività, passività, comunque si è permesso che si scellerasse il PAESE.
E badate bene, qui non si tratta di staccare la spina, e porre fine all’accanimento terapeutico. Si stacca la spina quando per il malato NON c’è più niente da fare, quando la scienza umana si arrende perché non ha più soluzioni, perché NON ci sono ancora.
Qui il nostro malato, la nostra città, NON è in fase terminale !!
E’ stato solo sfortunato a scegliersi una equipe medica NON all’altezza, per cui di fronte ad una scellerata terapia proposta da sanitari incompetenti ovvero lontani anni luce dal Giuramento di Ippocrate, si cambi registro, ci si affidi a specialisti del settore, e probabilmente il malato guarirà !!
DAVVERO MOLTO RAMMARICANTE significare che NON farò parte più del gruppo politico di elezione, mio compagno di viaggio in questi anni di consiliatura, con il quale invero si è avuto sempre un confronto serio, a volte anche duro, ma sempre corretto ed in una ottica costruttiva.
Sarò qui a vagliare le situazioni, e a dare il mio contributo fattivo laddove me lo si permetterà.
MAI assentirò – MAI -, NON posso, a decisioni / deliberazioni NON condivise perché NON partecipate.
I problemi sono pressanti e non possono essere rinviati.
E’ venuto il momento che la POLITICA si riappropri del proprio ruolo, della propria funzione, che è quella di guidare il cambiamento.
Quel VERO cambiamento per il quale il nostro popolo ha manifestato la VOGLIA di partecipare e di esserne protagonista.
NON possiamo deluderlo ancora !!
UNA ULTIMA COSA
Voglio augurare ai giovani del PD, ai miei giovani, di poter realizzare e registrare la loro DIMENSIONE reale, trovare la loro SERENITA’ interiore, così da poter camminare con le proprie gambe, agire con la propria testa e principalmente con il loro CUORE.

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