Marigliano. Cinquanta cittadini di Marigliano che percepiscono il reddito di cittadinanza contribuiranno nelle attività quotidiane necessarie per assicurare sicurezza, decoro e vivibilità alla comunità: l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Jossa è, infatti, tra le poche della Campania ad aver attivato i progetti utili alla collettività, che, come previsto dalle legge, coinvolgono i beneficiari del sostegno economico favorendone così l’inclusione sociale ed allo stesso tempo implementando l’efficacia dei servizi offerti nel campo culturale, ambientale, sociale ed in quello della tutela dei beni comuni. Non è un caso, infatti, che le prime iniziative predisposte si chiamino proprio “Curiamo la nostra città”, “Città sicura” e “Una mano in Comune: progetti che rafforzeranno l’azione costantemente messa in campo e per giunta senza aggravi per le casse comunali.
“I nostri concittadini – spiega il sindaco Peppe Jossa – ci daranno una mano ad aprire il centro polifunzionale e la biblioteca, contribuiranno alla riuscita di eventi culturali, collaboreranno per tenere puliti spazi verdi. Ci daranno aiuto per far entrare i bambini in classe, gestiranno l’uscita degli alunni alla fine delle lezioni e favoriranno la didattica all’aperto. Daranno nuova energia e supporto amministrativo negli uffici pubblici e in municipio. Si tratta di un’occasione importante, utile alla comunità ed ai percettori del reddito di cittadinanza”.
“Completato l’iter burocratico con ministero ed ambito sociale N22 e grazie all’impegno di molti, in primis dell’assessore alle politiche sociali Felice Mautone e dei consiglieri comunali Peppe D’Agostino ed Antonio Di Sauro, nei prossimi giorni partiranno già i colloqui per conoscere competenze, interessi, propensioni e soprattutto per capire in che modo poter coinvolgere i destinatari del progetto nella difesa e valorizzazione del bene comune, affinché non vivano questo servizio come un mero obbligo, ma come opportunità di riscatto e di dignità”, conclude il primo cittadino.
“L’approvazione dei PUC e la loro attuazione è una tappa importante”, commenta il consigliere Antonio Di Sauro, “Perché Utilizzare i percettori del reddito è un bel segnale che si dà alla cittadinanza, così ridiamo dignità a chi sta ricevendo un sussidio a carico di tutti , infatti il nostro intento è quello che si possano sentire parte di una comunità e non un peso per la stessa. Devono sentirsi utili portando un valore aggiunto alla nostra comunità”.
“Come la legge prescrive, nei prossimi giorni partiranno i colloqui con i percettori del RdC per conoscerne le competenze”, conclude il consigliere Peppe D’Agostino, “gli interessi, le propensioni e capire in che modo poterli coinvolgere al meglio nella difesa e valorizzazione del bene comune, affinché non vivano questo servizio come un mero obbligo ma bensì come opportunità di riscatto e di dignità, per completare quel Patto di inclusione sociale e restituire alla collettività un pezzo di quello che ricevono”.
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