Brogli elettorali in Campania: questo è l’argomento dell’interpellanza parlamentare presentata da Italia dei Valori a Montecitorio e che sarà discussa tra qualche giorno. Nonostante la fiducia del neo-governatore di avere una squadra operativa già dai primi giorni di maggio, le polemiche sul voto e sulla composizione del consiglio regionale campano non si placano. Anzi, le accuse di brogli arrivano dagli organi giudiziari a quelli legislativi. Particolare rilievo, nella bufera post-elettorale il caso del candidato Francesco Barbato, mariglianese militante tra le fila di Noi Sud, in appoggio a Caldoro. Barbato aveva già denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli “gravi e diffuse anomalie nei verbali”: nel dettaglio il candidato aveva specificato che “Una diretta visione degli atti pubblici -ha insistito Francesco Barbato- ha permesso il riscontro delle assidue incongruenze nelle preferenze attribuite al candidato Raffaele Sentiero”. Al caso di Barbato si fa esplicito riferimento nell’interpellanza presentata alla Camera dall’ Idv, nella quale si citano le denunce presentate presso la Procura di Napoli: una per corruzione che avrebbe inquinato la recente campagna elettorale e due denunce per irregolarità nel corso delle operazioni di scrutinio.
Mariangela Barretta
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