Marano . E’ stato notificato nella tarda mattinata di oggi dai
carabinieri della Tenenza di Marano il dispositivo con il
quale il Giudice per le Indagini Preliminari ha revocato il
divieto di dimora a carico del sindaco di Marano, Salvatore
Perrotta. La misura coercitiva durava dal 27 febbraio scorso
nell’ambito di un’indagine relativa alla realizzazione del
sito di trasferenza dei rifiuti comunali. Già la settimana
scorsa il primo cittadino aveva ottenuto la possibilità di
recarsi al proprio studio professionale di dottore
commercialista. Nei giorni scorsi erano anche state
formalmente chiuse le indagini e entro la prossima settimana
gli atti dovrebbero essere trasmessi dal pubblico ministero
al Giudice per l’Udienza Preliminare per stabilire il rinvio
a giudizio o il non luogo a procedere. Ora, con la revoca
totale del provvedimento, il sindaco potrà riprendere
completamente l’attività amministrativa che sinora aveva
condotto dal suo esilio forzato a Calvizzano. “Sono sicuro
che riuscirò a dimostrare l’infondatezza delle accuse,
avendo agito sempre nell’interesse della collettività –
commenta a caldo, Perrotta – ma in questo momento mi preme
riappropriarmi della mia vita privata, degli affetti della
mia famiglia e riprendere a pieno regime la professione, che
di fatto sono stati gli aspetti maggiormente colpiti da un
provvedimento che mi è parso abnorme sin dall’inizio”.
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