Marano. Si è conclusa ieri mattina, con la decisione della Corte di Cassazione, la vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti numerosi esponenti di spicco del panorama criminale di Marano di Napoli, legati ai clan Nuvoletta e Polverino. La sentenza, che conferma le condanne in appello per reati legati al traffico di droga, chiude un capitolo complesso e articolato, durato anni.
Tra i principali imputati, Francesco Sepe e Massimiliano D’Onofrio, difesi dall’avvocato Arienzo, sono stati condannati a 10 anni di reclusione per violazione dell’articolo 74 in materia di droga e per 35 episodi di cessione di ingenti quantità di sostanze stupefacenti. L’avvocato Rosario Arienzo, intervenuto in difesa dei due leader dell’associazione, è riuscito a far escludere l’aggravante mafiosa.
La vicenda, che ha avuto come teatro Marano di Napoli, ha visto coinvolti anche altri imputati, tra cui Rosario Setaro, inizialmente condannato in primo grado a 10 anni, ma poi assolto in appello, grazie alla difesa sempre dell’avvocato Rosario Arienzo. Assoluzione confermata anche dalla Cassazione. Tutte le altre persone coinvolte nella vicenda, condannate in appello, hanno proposto ricorso ma la Cassazione ha confermato la condanna.
La vicenda, che ha visto un’ampia partecipazione di legali e imputati, si chiude con un bilancio severo per la maggior parte dei condannati, mentre per Setaro Rosario si apre una nuova fase di libertà dopo l’assoluzione in appello.

Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.