“Scrivo per parlare di Ikea come il cuore pulsante di mio marito. Giorno 23 del corrente mese ci trovavamo nell’Ikea di Afragola dove mio marito ha avuto un malore gravissimo, crisi epilettica con conseguente arresto cardiaco (49 anni)! Se è vivo è solo grazie a loro e a dei professionisti (degli angeli) quali un medico e due infermiere meravigliose che non si sono risparmiati e che con massaggio incessante cardiaco gli hanno ridato la vita. Siamo calabresi e trovandomi sola, impaurita e spiazzata mi hanno dimostrato solo ed essenzialmente umanità, solidarietà, vicinanza e tanto tanto affetto. Dire grazie è riduttivo ma lo voglio urlare al mondo intero facendo onore al grande cuore dei napoletani. Mando ad ogni singolo addetto Ikea un abbraccio caloroso, ringrazio pubblicamente Titti una delle due soccorritrici che è stata presente anche per i giorni successivi da ricoverato in un ospedale vicino, non ricordo il nome dell’altra infermiera di Benevento ma un grande grazie anche a lei. Ikea e i napoletani sono stati il nostro inno alla vita e l’ immensa solidarietà e disponibilità da parte di questo grande popolo non riuscirei a trasmetterla neanche scrivendo un trattato. Un milione di grazie a tutti anche a chi era di passaggio e ha vissuto insieme a me questo dramma. Angeli napoletani che non finirò mai di ringraziare. Ikea di Afragola la rinascita”.