Napoli. Presso l’Istituto Paolo Colosimo di Napoli (in via Santa Teresa degli Scalzi, 36) è stato presentata la rassegna Maggio al Colosimo. Un ricco programma di visite guidate, spettacoli e mostre, che avranno luogo dal 29 aprile al 30 maggio 2010, in concomitanza con il Maggio dei Monumenti, nello storico istituto per ipovedenti e non vedenti. L’iniziativa è organizzata dal gruppo di imprese sociali Gesco e dal Centro di Medicina Psicosomatica (enti gestori dell’istituto), in collaborazione con il Rotaract Club Distretto 2100 e l’Unione Italiana Ciechi. L’obiettivo è duplice: riportare l’istituto ai fasti del passato e di sensibilizzare la cittadinanza alle problematiche dei non vedenti.
Come ha sottolineato Sergio D’Angelo, presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, nel corso della conferenza stampa: “Oltre ad aprire la struttura il più possibile al territorio, la nostra sfida più importante è quella dell’integrazione dei non vedenti e dei disabili, il cui diritto al lavoro dovrebbe essere sancito dalla legge 68/2000 sull’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni D’Alessandro, presidente dell’Unione Italiana Ciechi, che ha detto: “Quando ci hanno chiamato a partecipare a questa iniziativa abbiamo accettato con piacere perché riteniamo fondamentale puntare sulla formazione e sull’inserimento lavorativo dei non vedenti. Anzi, speriamo che il Colosimo possa presto ospitare anche un corso di laurea breve affinché anche loro possano avere un titolo da spendere sul mercato del lavoro”.
“Ampliare le fasce d’utenza e allargare il ventaglio di attività formative” sono invece gli impegni futuri della nuova gestione del Colosimo secondo il direttore tecnico Alfonso Gaglio.
Dal primo gennaio 2010, infatti, l’istituto è gestito da un’associazione temporanea d’impresa costituita dal gruppo di imprese sociali Gesco e dal Centro di medicina psicosomatica, che hanno vinto un bando di gara lanciato dalla Regione Campania per la riqualificazione dell’istituto e sono subentrati alla società partecipata Sauie. La nuova gestione ha mantenuto nell’organico, assumendoli con un contratto a tempo indeterminato, i 40 lavoratori della gestione precedente, tra cui infermieri, insegnanti, educatori, musicoterapisti e assistenti materiali. A loro è affidato il compito di seguire 53 persone, di cui 23 in forma residenziale e 30 come centro diurno.
Accanto alla battaglia per l’affermazione dei diritti dei disabili visivi c’è quella del recupero dell’immenso patrimonio artistico e culturale, nella cui storia si può leggere il passato di un intero Paese. “Come ci ricorda il registro presenze dell’istituto – ha sottolineato il direttore generale Luca Sorrentino – in tanti sono passati di qui nel secolo scorso, da Mussolini a Vittorio Emanuele, fino a personalità più vicine a noi come Riccardo Muti. Purtroppo però i nostri archivi si fermano agli anni ’90: da oggi vogliamo riaprire questo documento al pubblico siglando simbolicamente, con questa iniziativa, la rinascita del Colosimo”.
Infine, è intervenuta alla presentazione anche l’assessore ai Grandi Eventi del Comune di Napoli Valeria Valente, che ha dichiarato: “Con questa manifestazione ci auguriamo che quanti più cittadini è possibile vengano a conoscenza dei tesori nascosti di questa struttura storica e soprattutto di ciò che essa fa, ospitando, oltre a stimate opere d’arte, anche preziose risorse umane e sociali”.
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