Volla. “Per vincere le elezioni servono un progetto, tanto impegno, credibilità e una sana dose di competenza. Creare confusione o, peggio ancora, dare informazioni sbagliate ai cittadini è quanto di più deplorevole possa fare chi ha ruoli politici e istituzionali o ambisce ad averli. Il caso Volla è stato tale soltanto nelle parole di chi ha creduto che confondendo le acque, tirasse acqua al proprio mulino. Come si evince dal sito del Ministero dell’Interno e da una sentenza del Consiglio di Stato, per l’attribuzione del premio di maggioranza alle liste collegate al candidato eletto sindaco abbiamo voluto interpretare la normativa. Attraverso la prefettura, i colleghi al Senato e i tecnici del Ministero dell’Interno, abbiamo fatto piena luce sulla vicenda. La percentuale che attribuisce il premio di maggioranza, in questo caso, viene infatti calcolata sul totale dei voti validi ai candidati a primo cittadino e di liste collegate”. Lo dichiara il senatore del Movimento 5 Stelle Sergio Vaccaro.
“L’art 73 (comma 10 del dlgs 267/2000) prevede – spiega Vaccaro – che al raggiungimento del 50% dei voti validi di una lista o gruppo di liste non viene attribuito il premio di maggioranza. Per calcolare tale percentuale il ministero ha chiarito che ai fini dell’attribuzione del premio di maggioranza le percentuali previste vanno sommati i voti espressi ai candidati sindaci e ai voti di lista così come chiarito dalla giurisprudenza e dalla sentenza del Consiglio di Stato 3021/2010. Dunque, a Volla come in qualunque città in cui si andrà al ballottaggio, i giochi sono aperti per tutti e il premio di maggioranza scatterà per il candidato che arriverà primo. Mi aspetto che in questi giorni che ci separano dal ballottaggio, i candidati si concentrino sulle priorità per Volla e non ricorrano al canto delle sirene”.
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