AREA NOLANA. Bonifiche fantasma: il caso di Marigliano, Nola, Acerra arriva in Parlamento grazie al Movimento Cinque Stelle. Su iniziativa di Bartolomeo Pepe otto senatori del M5S hanno presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri del Governo Letta: Orlando (Ambiente), Alfano (Interno), De Girolamo (Agricoltura), Lorenzin (Salute) sulle mancate bonifiche ambientali.
Nel 2005, infatti, furono stanziati dal commissariato di Governo 2.320.000,00 euro per la rimozione e lo smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi, nonché per opere di messa in sicurezza delle aree demaniali di pertinenza dei Regi Lagni ricadenti nei comuni di Marigliano (località Torretta-Tre Ponti, asse Ferrovie dello Stato Nola interporto); Acerra (località Pizzomontone); Nola (località Boscofangone).
Peccato, però, che a distanza di otto anni «la rimozione dei rifiuti nocivi e tossici con la conseguente bonifica delle acque e dei terreni contaminati non risulti mai iniziata» tanto che oggi la macroarea in questione continua a essere terra di veleni. Montagne artificiali di terreno misto a scarti edili e rifiuti nocivi continuano, infatti, a caratterizzare l’area della Torretta-Tre Ponti lungo la strada provinciale 92 “Duchessa di Marigliano”.
Bidoni ricolmi di materiali dubbi e amianto sono ancora abbandonati sotto i cavalcavia dell’autostrada A30 Caserta-Salerno e degli svincoli dell’asse di supporto Nola-Villa Literno, centinaia di balle intrise di liquidi velenosi e cumuli di scorie di fonderia e acciaieria, coperti esclusivamente da teli di plastica fermati con grossi sassi, continuano a rimanere a vista lungo le fasce riparie degli alvei e ai cigli delle strade interpoderali o lungo le strade di accesso alle aree di servizio dell’autostrada A30.
Con questo nuovo atto di sindacato ispettivo, continua la battaglia del Movimento Cinque Stelle sulle problematiche ambientali a favore del territorio acerrano-mariglianese-nolano. Lo scopo è quello di far luce sulle responsabilità del disastro, diffondere le informazioni e la consapevolezza, dare risposte immediate ai cittadini sollecitando una grande opera di recupero ambientale.
Atto n. 4-01019
seduta n. 127
PEPE , DONNO , VACCIANO , MOLINARI , CAMPANELLA , CIOFFI , MANGILI , NUGNES – Ai Ministri dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, dell’interno, delle politiche agricole alimentari e forestali e della salute. –
Premesso che:
nel 2005 veniva annunciato dal commissariato di Governo per le bonifiche in Campania, grazie a un finanziamento di 2.320.000 euro, l’avvio dei lavori per la rimozione e lo smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi, nonché opere per la messa in sicurezza delle aree demaniali di pertinenza dei Regi Lagni ricadenti nei comuni di Marigliano (Napoli), in località Torretta-Tre Ponti, asse Ferrovie dello Stato Nola interporto; Acerra (Napoli), in località Pizzomontone e Nola (Napoli), in località Boscofangone;
in particolare nei siti di Marigliano e Nola, con urgenza assoluta dovevano essere rimosse le pericolose scorie di fonderia e acciaieria contenenti cromo esavalente, cadmio, piombo, manganese, metalli tossici e cancerogeni, nonché PCB e diossine, depositate lungo le fasce riparie degli alvei o abbandonate lungo le strade interpoderali o, addirittura, smaltite illegalmente nei corsi d’acqua;
considerato l’alto livello di inquinamento e di pericolo per la salute umana, inoltre, tutta l’operazione diretta dal commissariato di Governo doveva essere accompagnata da ulteriori attività di campionamento dei materiali per la verifica eventuale degli inquinanti scaricati direttamente nei Regi Lagni dalle fabbriche dell’agglomerato industriale Nola- Marigliano;
vista la vicinanza delle aree interessate agli svincoli dell’asse di supporto Nola-Villa Literno (strada statale 7 bis var.), doveva essere intrapresa un’assidua attività di video-sorveglianza 24 ore su 24 da parte della Regione Campania, della Prefettura, dei Comuni interessati e delle forze dell’ordine, allo scopo di stroncare il traffico di rifiuti pericolosi e tossici da parte delle ecomafie;
al momento però la rimozione dei rifiuti nocivi e tossici con la conseguente bonifica delle acque e dei terreni contaminati non risulta agli interroganti mai iniziata;
montagne artificiali di terreno misto a scarti edili e rifiuti nocivi continuano a caratterizzare l’area della Torretta-Tre Ponti lungo la strada provinciale 92 “Duchessa di Marigliano”, bidoni ricolmi di materiali dubbi e amianto sono ancora abbandonati sotto i cavalcavia dell’autostrada A30 Caserta-Salerno e degli svincoli dell’asse di supporto Nola-Villa Literno, centinaia di balle intrise di liquidi velenosi e cumuli di scorie di fonderia e acciaieria, coperti esclusivamente da teli di plastica fermati con grossi sassi, continuano a rimanere a vista lungo le fasce riparie degli alvei e ai cigli delle strade interpoderali o lungo le strade di accesso alle aree di servizio dell’autostrada A30;
peraltro, non risulta agli interroganti che tali aree siano oggetto di monitoraggio e sorveglianza né che vi sia stata una bonifica dei materiali inquinanti scaricati nelle acque dei Regi Lagni con conseguenti sanzioni per le fabbriche incriminate,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario chiarire i motivi della mancata bonifica, intervenendo, nell’ambito delle rispettive competenze, con opportune iniziative al fine di accertare responsabilità e inadempienze nonché precisare i tempi e le modalità per la ripresa e il completamento dei lavori;
se intendano adottare, in collaborazione con il commissariato per le bonifiche della Regione Campania, provvedimenti adeguati per le menzionate aree inquinate;
se risulti che le stesse aree siano sottoposte a sequestro o interdizione da parte dell’autorità giudiziaria per il gravissimo rischio sanitario e ambientale;
se vi siano rischi di contaminazione per le produzioni agricole adiacenti e per i lavoratori del vicino agglomerato industriale;
se non intendano attivarsi presso le amministrazioni e gli enti competenti al fine di verificare se siano stati prodotti atti a riguardo da parte della Protezione civile, dell’Assessorato per l’ambiente della Regione Campania, dell’Agenzia regionale di protezione ambientale della Campania (ARPAC), dell’Agenzia regionale campana difesa suolo (ARCADIS) e dell’Osservatorio regionale dei rifiuti;
se le suddette inadempienze e la mancata bonifica nelle zone interessate abbiano comportato un danno erariale.
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