Napoli – L’Udc correrà da sola alle prossime elezioni provinciali.
La decisione, che spiazza quanti davano il partito di Pierferdinando Casini alleato al PD di Veltroni o addirittura entrante nella P.D.L. , è stata resa pubblica al termine del Consiglio Nazionale tenutosi martedì scorso.
La Provincia di Napoli, nella prossima primavera, sarà interessata dalle elezioni. A tal proposito l’On. Nunzio Testa, segretario provinciale, spiega il momento che vive il partito napoletano.
“Condividiamo in pieno la linea del partito e già da oggi ci attiveremo per imporci sul territorio come una valida alternativa sia al P.D. che alla P.D.L.”.
L’onorevole, originario di Pomigliano D’Arco, ha le idee chiare su chi in questo periodo ha mostrato irrequietezza riguardo alle alleanze.
“Il dado è tratto. Chi non è disposto a seguire questa linea può accomodarsi dove ritiene più opportuno. Non farà tanto male all’Udc – prosegue uno dei due, l’altro è Pisacane, parlamentari scudocrociati – quanto a se stesso, come dimostrano i precedenti esodi dal nostro partito che non hanno affatto inciso sui nostri destini elettorali”.
Il segretario prende poi di petto un’altra questione che in questi giorni sembra turbare il partito napoletano. Quella relativa al consigliere comunale Stanislao Lanzotti il quale avrebbe confidato di un “durissimo” scontro telefonico con il leader Casini sulla strada da intraprendere nel futuro prossimo.
“Siamo alla mitomania- afferma l’On.Testa- a questo punto prima lascia il partito e meglio è per tutti noi. Dobbiamo costruire consensi quotidianamente.E per far ciò dobbiamo essere uniti e remare nella stessa direzione”.
In attesa che si schiarisca la situazione relativa alla costituzione dell’unione di centro questo è il primo passo verso la costruzione di una casa politica che eluda il bipartitismo forzato delle ultime elezioni il quale, per il momento, non sembra aver dato i frutti sperati in termini di miglioramento per il nostro paese.
Anzi nei due grandi partiti, il PD più che la P.D.L. (dove tutto è più semplice perché al governo), cominciano a sentirsi i primi scricchiolii derivanti dalla fusione a freddo di entità politiche abbastanza eterogenee unite più in funzione dello scopo da raggiungere che non per valori politico- sociali condivisi
Gaetano Di Matteo
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