sabato 28 Settembre 2024
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“Luce, speranza e solidarietà”. Alla Montessori un concerto natalizio

SOMMA VESUVIANA – Riceviamo e pubblichiamo l’invito al “Gran Concerto vocale e strumentale natalizio” dell’istituto scolastico Montessori. Il dirigente scolastico, Alessandro Scognamiglio, vi aspetta numerosi.


Gentili genitori, i vostri figli vi aspettano nell’auditorio multimediale il giorno 22/12/2007, alle ore 16:00, per dedicarvi il grande concerto vocale strumentale natalizio.
Non perdete la più felice occasione di un intero anno. Venite numerosi, tutti insieme, per il piacere di condividere le emozioni ed i sentimenti più cordiali che Vi esprimeranno con l’armonia dei canti e dei suoni onde rendere più efficace e toccante il loro messaggio augurale.
Nel clima della serena, magica e fiabesca atmosfera della dolcezza dell’immaginario dell’infanzia e della fanciullezza, si stanno, quindi, preparando per esprimere armoniosamente, con la musica e con i canti, i loro sinceri e cordiali auguri di felicità, serenità e benessere che scaturiscono dalla loro intima ingenua spiritualità, illuminata dallo splendore della stella cometa di Betlemme,
Si trasformeranno in angelici ambasciatori mandati dal nascente Bambino per ricordarci il vero significato del Natale: quello espresso nei valori della pace , della fratellanza, dell’amore e del perdono, nel principio che non si può essere felici, se non facendo del bene, e nell’auspicio di gioia, felicità e speranza condivise universalmente, senza condizioni e senza distinzioni di ceto, di razza, sesso e religione.
E’ questo il significato autentico del Natale che ci indicano!
E’ questa la sua vera essenza da far prevalere sull’effimera interpretazione di chi egoisticamente gli attribuisce una connotazione consumistica fine a se stessa che,ai meno abbienti, quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, in questo clima soprattutto di pressione fiscale che aggrava la generalizzata ristrettezza economica per i rincari e per la esagerata mentalità politica del tassa e spendi, si presenta come evento che aumenta la sofferenza per l’impossibilità di festeggiarlo come nei tempi in cui il sufficiente benessere economico e spirituale generale non era umiliato ed offeso da quelle cosiddette caste egoistiche che sprecano oggi, il maltolto per foraggiare i loro privilegi.
Intanto, il Natale è alle porte. Siamo già in clima natalizio e fervono i preparativi per l’allestimento dello scenario.
Nelle città, allietate dalle nenie delle zampogne, incominciano a splendere le luminarie, mentre man mano aumentano le vetrine addobbate con luci sfavillanti, palline variopinte e congegni elettronici che ne esaltano gli effetti.
Tutto è predisposto per attirare la curiosità e l’interesse dei passanti . Le botteghe presepiali, mescolando i sacri pastori tradizionali con statuine di personaggi profani, che sono solo il simbolo della vanità, vengono assalite da visitatori e da compratori benestanti, interessati solo a registrare le profonde modificazioni della moderna idolatria che contamina, in ultima analisi, il tradizionale simbolismo sacro dei pastori e la rappresentazione allegorica di un mondo di personaggi che, secondo l’inventore del presepe, San Francesco d’Assisi, devono svolgere la funzione di risvegliare la psicologia religiosa di chi intende rigenerarsi alla fonte del Salvatore che viene a salvarci.
Nelle case si allestisce l’albero anche se, per i più poveri è costituito da un umile arbusto, al fine di rispettare l’usanza dello scambio dei doni, ma soprattutto per auspicare nel suo autentico simbolismo la rinascita perpetua della vita .
Si costruisce il presepe, di cui ogni elemento tradizionale costituisce un simbolo che racchiude un sacro significato, da interpretare in chiave religiosa per estrarne il messaggio spirituale che veicola: la povertà dalla stalla, l’ubbidienza a Dio dalla figura di San Giuseppe, il principio generativo dal bue e asinello, la luce che purifica dalla cometa, l’immortalità dell’anima e la penitenza dalla mirra, lo spirito dall’oro, l’amore dall’incenso dei Magi, e così via.
C’è poi il magico barbuto e generoso Babbo Natale, ormai planetario, che porta doni e dolci anche ai cattivi, affinché anch’essi diventino buoni e vivano in pace, come tutti noi ci auguriamo, a vicenda, in questi giorni dedicati alla rinascita di quell’Amore universale che dovrà unire tutti gli uomini di buona volontà, così come i piccoli auspicheranno con i loro canti e suoni natalizi, a Voi dedicati, nell’incontro del 22 /12/2007.

Buone feste a tutti da parte della famiglia montessoriana.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.Dott. ALESSANDRO SCOGNAMIGLIO

Gabriella Castiello

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