lunedì 25 Novembre 2024
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Lottizzazione Caruso: Casalnuovo vicina al dissesto finanziario?

Casalnuovo di Napoli – L’annosa questione relativa alla “famosa” lottizzazione Caruso potrebbe portare il comune di Casalnuovo nel caos, con l’ipotesi del dissesto, nel prossimo futuro, che si fa sempre più realistica.

Dopo circa trent’anni si è giunti ad un punto di non ritorno, il Consiglio di Stato ha confermato che la Sig.ra Angelina Caruso, privata del diritto edificatorio, deve essere risarcita, l’ente potrebbe sborsare la cifra faraonica di 4,6 milioni di euro.

Oggi, usare il condizionale potrebbe apparire d’obbligo, nonostante il giudizio definitivo del Consiglio di Stato. Il comune di Casalnuovo ha scelto la strada dell’opposizione ad una sentenza, e ad un pignoramento, ritenuti probabilmente inopportuni.

Il 13 Giugno scorso “il comune conferiva incarico congiunto agli avvocati Profili, Capunzo e Musella al fine di impugnare per revocazione la sentenza 2801/2018” resa dal Consiglio di Stato il 10 Maggio 2018. Inoltre, con successiva determina 177 del 26 Giugno 2018, “il comune conferiva ulteriore incarico all’avvocato Raffaele Musella al fine di proporre opposizione avverso il predetto pignoramento”.

Una strada in salita per il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia, se è vero che nel processo amministrativo la presentazione di ricorsi per revocazione si verifica con una certa frequenza bisogna aggiungere che Il ricorso per revocazione si propone avanti allo stesso giudice che ha emesso la sentenza che, solo in caso di accertamento positivo relativamente alle condizioni per la revocazione, potrebbe procedere a riesaminare nel merito la controversia.

In attesa della pronuncia del Consiglio di Stato sul ricorso per revocazione, l’amministrazione è impegnata nell’opposizione al pignoramento di oltre 7 milioni di euro. Nella deliberazione del consiglio comunale di Casalnuovo del 30 Luglio scorso si legge che “la sig.ra Angelina Caruso sottoponeva a pignoramento le somme in titolarità del comune opponente nella disponibilità del terzo tesoriere, Banco di Napoli Spa”.

Il comune si è opposto al pignoramento, ha chiesto ed ottenuto, in via cautelare e d’urgenza, la sospensione della procedura esecutiva e l’anticipazione dell’udienza per la conferma o la revoca del provvedimento cautelare al 16 Agosto 2018.

La questione è particolarmente delicata, potrebbe essere utile superare gli screzi, tipici della politica locale, a cui abbiamo assistito negli ultimi giorni. Tra chi pensa di attaccare l’attuale amministrazione, comunque presente il 16 Agosto in un Tribunale deserto, e chi vorrebbe scaricare tutte le colpe sui precedenti attori politici, c’è chi inizia ad interrogarsi sulle effettive responsabilità che potrebbero avere radici in un passato non troppo vicino.

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