NAPOLI. Una guerra che a molti sembra lontana, tanto lontana da non coinvolgerci direttamente seppure l’Europa sia stata più volte colpita e sia così feroce da mietere ogni giorno decine vittime innocenti, gli ultimi gli “scudi umani” usati dagli jihadisti.
E in quella guerra che così distante in realtà non è, appare per un attimo un po’ di Napoli. Una divisa da calcio, quella mimetica presentata dalla società sportva calcio Napoli nel 2014, e che compare indossata con fierezza da un militare dell’esercito iracheno mentre entra a Mosul per cacciare l’Isis dalla sua principale roccaforte in Iraq, città sotto il controllo dello Stato Islamico dal giugno 2014. Basta guardare un video del Corriere della Sera per vedere il militare fare il segno della vittoria mentre marcia con indosso proprio la mimetica del Napoli. Un frame che in poche ore ha fatto il giro del Web, segnalata agli appasionati di calcio dalla pagina “Chiamarsi Bomber”.
Le forze irachene sono entrate a Mosul ieri, e si stanno confrontando con combattenti esperti che sono votati al martirio. Uomini senza il minimo scrupolo che hanno usato i civili come scudi umani, mentre sono oltre 600mila i bambini (tra il milione e mezzo di abitanti) “intrappolati” a Mosul.
Chissà che ora quel fiero militare che avanzava con indosso una maglia che ad ogni partita fa battere il cuore a milioni di tifosi non faccia sentire, non soltanto i napoletani, più vivini a chi combatte per riavere la sua libertà e la propria Patria.
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