Somma Vesuviana. Uno striscione: “Ciao grandi uomini”, affisso sul muro davanti alla sala scommesse che gestivano in via San Sossio a Somma Vesuviana.
Così gli amici hanno voluto omaggiare Francesco Tafuro e Domenico Liguori, i due giovani barbaramente uccisi a Saviano due notti fa. Lo striscione è apparso davanti alla sala scommesse sequestrata dai carabinieri della Compagnia di Nola e che sarebbe al centro del giallo che ha portato a questo tremendo delitto, contro i ragazzi poco più che trentenni, scaricati almeno 13 proiettili di una pistola calibro 9. Adesso quello striscione, al quale sono state aggiunte le loro foto sorridenti stanno facendo il giro del Web. In tanti la stanno condividendo con parole commosse. La verità, le comunità di Saviano e Somma Vesuviana chiedono la verità. Domenico, che in tanti chiamavano Domy, e Francesco erano conosciuti proprio come “bravi ragazzi”, socievoli, gentili, sempre sorridenti ed è probabile che conoscessero chi li ha uccisi. Sono stati trascinati in una trappola. Poco prima di morire avevano incontrato altri amici davanti ad un noto pub di Piazzolla di Nola e avevano detto di aver appuntamento con un amico. Gli inquirenti sono dunque già sulle tracce di chi ha invitato Liguori e Tafuro in quella strada di campagna per poi ucciderli. Sembra che alla base di tutto ci sia un debito di alcune migliaia di euro che una persona aveva nei loro confronti.
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