lunedì 23 Dicembre 2024
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L’impegno per il 2010 dell’agenzia Laboratorio 51: un’idea semplice e condivisibile

In questo periodo di lotte degli operai per conservare il posto di lavoro, di iniziative pro e contro il governo, di riforme istituzionali, di crisi economica, di scontro istituzionale, di fallimento di un modello di “liberismo” impossibile da praticare nel sistema – lavoro italiano che adotta due contratti di lavoro, pubblico e privato, generando lavoratori di serie A e di serie B, ci ritroviamo tutti, impreparati, ad affrontare una crisi che non può essere superata solo con l’aiuto dello Stato.

Sul nostro territorio assistiamo impotenti all’ennesima crisi dello stabilimento ex Alfa Romeo oggi Fiat. È strano ascoltare le voci dei politici locali e dei rappresentanti sindacali, sono le stesse di 20 anni fa. Oggi c’è bisogno di avere il coraggio di cambiare. Per fare questo c’è la necessita di dare voce a chi un lavoro vero non l’ha mai avuto, a tutti quelli che continuano ad avere una vita lavorativa precaria ma onesta e dignitosa. Oggi c’è la necessita di dire chiaramente che in questi ultimi anni non è cambiato niente, tutti gli operai della Fiat e dell’indotto e tutti gli impiegati statali sono stati “agevolati”, raccomandati dal potere politico locale e dal sistema sindacale.

Detto questo, bisogna capire se dobbiamo continuare a percorrere la strada che stiamo percorrendo da oltre un trentennio o cambiare radicalmente rotta. Se continuiamo a percorrere la stessa strada dovremmo pensare, di conseguenza, che tutte le persone, anche quelle di buona volontà, che decidono di intraprendere un percorso politico o sociale, lo facciano per interessi propri e che al fallimento dell’idea di un certo tipo di partito politico, che per forza di cose lascia a piedi molti giovani volenterosi perché sprovvisti di un “santo” in paradiso, si associ anche il fallimento di una intera generazione che non ha avuto il coraggio di cambiare. Se invece abbiamo il coraggio di cambiare, costruendo un nuovo tessuto socio – economico basato su rapporti seri, chiari e trasparenti, affrontando a viso aperto le sfide del prossimo anno, tentando di salvare quello che effettivamente si può salvare, di recuperare tutto ciò che buono è stato fatto fino ad adesso sul territorio e di rilanciare una nuova idea di sviluppo del territorio che passa attraverso il mondo associativo e i movimenti di opinione, allora potremo affermare, senza ombra di dubbio, di essere diventati “protagonisti” indiscussi del nostro futuro.

L’agenzia Laboratorio 51 è nata da una idea semplice e condivisibile: promuovere le idee, le persone, le imprese e le associazioni che hanno l’obiettivo di valorizzare il territorio. Ben vengano le grandi strutture, gli insediamenti industriali e/o commerciali, ma a questi investimenti c’è la necessità di realizzare delle reti socio – economiche intermedie, cosiddette di collegamento per non creare insediamenti importanti che non generano abbastanza ricchezza per l’intera area territoriale che li ospita. Il modello dei distretti, microaree territoriali con una propria vocazione, affiancati ad un efficace piano di marketing territoriale sono in grado di creare quelle condizioni di sviluppo essenziali per “agganciare” la ripresa economica. Le microaree le dobbiamo immaginare gestite da un consorzio composto da un comune, (due, massimo tre) con le imprese, le associazioni di categoria e le scuole presenti in quella area. L’azione dell’agenzia di sviluppo territoriale Laboratorio 51 è racchiusa nell’idea di collegare le microaree tra di loro (protocolli d’intesa) promuovendole in un unico sistema di rappresentanza. L’obiettivo è quello di realizzare un moderno distretto di attività commerciali e/o industriali coinvolgendo le amministrazioni comunali, (opportunamente gestite da city manager), le scuole per la formazione continua, le imprese e i professionisti. L’agenzia come incubatore d’impresa che attraverso lo studio della fattibilità dei progetti presentati dai consorzi, dai professionisti e dalle imprese, propone soluzioni perseguibili pianificando gli interventi da realizzare.

Il 2010 rappresenta un occasione unica per capire se vogliamo “costruire”, tutti insieme, un nuovo modello di sviluppo. Non dobbiamo cadere nell’errore di identificarci per forza in un partito politico o in un area politica perché queste scelte, in questo momento storico, generano divisioni e non permetterebbero di realizzare quelle reti di contatti e di relazioni indispensabili per “valorizzare” il territorio. Ben vengano le liste civiche, i comitati di quartieri, i movimenti di opinioni, le associazioni di categorie che riescono a far emergere le problematiche dei cittadini e dei territori e che sono in grado di “vivacizzare” la scena socio – politica attraverso confronti seri, pacati, al di fuori di ogni retorica ideologica.

Agenzia di Sviluppo Territoriale Laboratorio 5I
Il Presidente
Antonio Mautone
Fonte: CliccaMarigliano

La redazione

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