Sant’Anastasia. La sua è una candidatura speciale in una campagna elettorale che il “destino” gli sta negando. Mario Romano il sindaco della “primavera anastasiana” eletto nel 1995 e rimasto in carica per due anni oggi è capolista di “Primavera Anastasiana-Alternativa Possibile” a sostegno del candidato sindaco Antonio De Simone del centrosinistra.
Ha preso parte al comizio di apertura e poi si è dovuto ricoverare in ospedale perché, da qualche anno, sta combattendo contro una malattia. A spiegare le ragioni di questa candidatura ci pensa lui stesso. “Questo è un momento molto difficile per me”, afferma Romano, “Probabilmente nella mia scelta ha contato molto la voglia di dare un appoggio ad una lista che ha la primavera non solo nel logo, ma nella sua stessa composizione, una maggioranza di ragazzi e ragazze molto giovani, che hanno deciso di mettersi in gioco per tentare di ridare dignità alla politica ed alla nostra cittadina. Come molti di voi ricorderanno, sono stato il primo Sindaco eletto a suffragio universale nel 1995. Con un progetto politico chiaro e coraggioso, accompagnato nella mia avventura di allora da una compagine di assessori preparati e soprattutto decisi a realizzare il programma che ci eravamo dati e per il quale eravamo stati eletti. L’opportunismo politico, e gli interessi di qualcuno, prevalsero decretando la fine anticipata della nostra consiliatura. Ma molti dei problemi fondamentali che ci proponevamo di affrontare allora sono rimasti sul tappeto, da qui la scelta di candidarmi al fianco di questi giovani e nello schieramento di centro sinistra, per provare a spingere ancora una volta nel tentativo di rendere la nostra S.Anastasia la cittadina che merita di essere”. Tra i problemi rimasti in sospeso Romano ricorda “la destinazione dell’area Fag a ridosso di uno dei santuari più importanti di Italia, e lo stesso mercato ortofrutticolo, che già viveva grosse difficoltà nel 1995 anche per alcune norme dell’allora legge vigente, immagino che da allora la situazione sia peggiorata”. Per anni, per scelta personale, è rimasto lontano dalla politica “perché nessun uomo è buono per tutte le stagioni”, spiega, “ho cercato nel frattempo di far sentire la mia voce, con lettere e interventi, parlando con i compagni e con gli amici dell’associazione NeAnastasis, come persona che sente il carico della responsabilità che mi deriva dall’aver amministrato la città. Negli ultimi due anni, purtroppo è stata una forzatura legata alla mia situazione personale che mi ha costretto a starmene tranquillo da parte perché lo stress non era sopportabile”. Ora il suo impegno al fianco di De Simone è totale, per questo Romano ci tiene a sottolineare un aspetto che altrimenti potrebbe essere mal interpretato. “Una delle cose che mi preme far sapere agli elettori”, aggiunge l’ex sindaco candidato, “conoscendo l’ambiente politichese anastasiano qualcuno potrebbe pensare che io ho fatto finta di appoggiare De Simone ecco perché non partecipo, mi va di spiegare, anche se non nei dettagli perché molti conoscono la mia situazione personale e non voglio si pensi che intendo marciarci, che nelle mie assenze non c’è nessun risvolto politico, semplicemente non potrò esserci. Però penso sia importante che affianco ad sindaco che tenta di rimettere Sant’Anastasia sulla strada giusta ci sia un sindaco che ci ha provato, e non ci è riuscito, non per colpa sua, possa essere sprone per l’elettorato democratico in un momento in cui tutti abbiamo perso un po’ la bussola”.
DA METROPOLIS DEL 19 MAGGIO
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