Sant’Anastasia. L’ex sindaco Lello Abete torna in aula nel tribunale di Nola e parla per oltre un’ora e mezza. Risponde alle domande del giudice Lucio Aschettino e a quelle che gli sono state rivolte dagli avvocati degli altri imputati (l’ex segretario comunale Egizio Lombardi, difeso dall’avvocato Antonio De Simone, l’imprenditore Alessandro Montuori, il suo avvocato è Vincenzo Desiderio e l’ex consigliere comunale Pasquale Iorio rappresentato dall’avvocato Sabato Graziano) arrestati con lui il 6 dicembre 2019 per le presunte tangenti legate ai concorsi al Comune di Sant’Anastasia. Stamane l’occasione per chiarire finora, infatti, Abete aveva scelto una linea diversa da quella dei coimputati che hanno, invece, già ampiamente ammesso le loro responsabilità. Ma la posizione dell’ex sindaco è diversa e l’ha spiegato. Chiarezza come hanno ribadito anche i suo legali. “All’odierna udienza l’Abete ha offerto la sua versione dei fatti avendo ritenenuto di dover fare chiarezza su tanti aspetti della vicenda che finora erano rimasti nell’ombra”, spiegano gli avvocati Valentino Di Ludovico e Domenico Sabbatino, “Ha ammesso le sue leggerezze, anche nell’ottica di chiarire la sua posizione. Ha risposto in maniera esaustiva a tutte le domande che gli sono state rivolte dal giudice e dagli altri avvocati. Fiduciosi nel corso della giustizia, attendiamo”. Il 4 dicembre la prossima udienza.
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