MARIGLIANO – Di seguito pubblichiamo la replica dell’assessore Sodano alle accuse del parroco di Pontecitra e di seguito anche la risposta di don Pasquale Giannino.
Mi dispiace dover rispondere al Parroco di Pontecitra in questa sede. Per Quello che rappresenta avrei preferito farlo in privato. Considerato che quanto scrive, intacca la profrssionalità di un dirigente del Comune ed in particolare di un ufficio del mio assessorato non posso esimermi.
La Dirigente Anna Pica nella vicenda in questione si è comportata da valida professionista quale è, e con grande esperienza quale ha.
Per polemizare bisogna essere in due, almeno. Quando uno non vuole, sorvola, e, nulla accade. Evidentemente, non è questo il caso. Al Parroco di Pontecitra tocca discutere con le Istituzioni, non con altri.
La richiesta del Parroco fu discussa con il Sindaco, l’assessore delegato ed il consigliere Provvisiero. Con la determinante collaborazione della Dirigente Anna Pica e, col contributo tecnico del responsabile finanziario la questione ebbe la soluzione positiva. Vicenda chiusa!
Rendendola publica il Parroco di Pontecitra, vuole sottolineare la difficoltà di interlocuzione che intercorre tra la Comunità ex 219 ed il resto del territorio? Daccordo!
Non essendo chi scrive un politico abituato a far promesse od assumere impegni,(non avendone la capacità nè la posibilità) si limita a rappresentare fatti.
Il Comune di Marigliano dal rione Pontecitra dovrebbe ricavare, ogni anno, solo per fitti, 1.760.000 euro. Ne ricava appena 360.000. Aggiungendo i tributi non pagati ed altri oneri evasi,considerando il costo dei servizi minimi che il Comune fornisce, la somma fa circa 2.500.000 euro Con tutti questi soldi in più ogni anno Marigliano, non solo Pontecitra,sarebbe una città gioiello.
“Prima di guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro.”
In quanto assessore alla cultura mi permetto di sottolineare che rinunciare al concerto è stata una scelta sbagliata. La cultura è fondamento essenziale di qualsiasi crescita civile, morale ed economica. In assenza di Essa, si pasce e si patisce. Vige solo la ragione del prepotente.
Non a caso la Cultura Cristiana é maestra DI VITA da 21 secoli
Per quanto da me affermato in questa sede mi rendo disponibile a discuterne con gli abitanti di Pontecitra in qualsiasi momento, ovviamente, in loco.Sarà utile stabilire il non riscosso come lo vogliamo intendere e, secondo quale morale.
Umilmente
Giuseppe Sodano
Assessore alle politiche sociali ed alla cultura del Comune di Marigliano
O SAZIO NUN CRED ‘O RIUN (BIS)
Mi compiace vivamente constatare che almeno l’assessore Sodano ha dato seguito al mio scritto. Purtroppo però invitato da me per un incontro “de visu” per quanto scritto sul web e essendomi quindi stata negata la possibilità di una risposta, constato la poca attenzione dialogica.
Ad ogni modo: non discuto delle professionalità umane e lavorative di alcuno, mi premeva piuttosto sottolineare che, come spesso sento dire, il quartiere di Pontecitra è il covo esclusivo della illegalità e delle devianze sociali. Non consento che un dirigente o un politico possa considerare quarto mondo, un quartiere invece dove anche tanti cittadini si prodigano e si adoperano con i propri mezzi, senza l’appoggio delle istituzioni locali, a creare un ambiente salubre, dove l’etichetta di degrado è costantemente abrogata con quella di essere cittadini di Marigliano. Per fare questo però, anche dirigenti, consiglieri, politici di turno, devono debellare il pregiudizio e il preconcetto che tra l’altro disonora anche chi a Pontecitra ci lavora, ha lavorato e ci lavorerà (il termine “lavoro” ovviamente è da intendersi non come colui chi è stipendiato, ma come colui che si adopera pur senza retribuzioni). Un esempio evidente è quello del compianto prof. Chirichiello, esempio vivo ancora oggi in tanti giovani di questo quartiere, di impegno e non solo nelle ore di impiego.
Bisogna altresì fare in modo di smetterla con la cultura clientelare, che fa passare i propri compiti per “grazie ricevute”. Quanto spetta a che ogni membro della macchina comunale deve fare è in suo dovere compierlo, e non dovrebbe invece accadere il contrario.
Non credo inoltre di polemizzare con alcuno quando chiedo più sinergia tra ente comunale e comunità di Pontecitra; più volte ho presentato istanze e progetti, per far si che l’impegno di entrambe le istituzioni si avviasse ad una reale collaborazione. Purtroppo però le grazie di chi ha il potere decisionale ha pensato di non tener conto in nessun modo di quanto da noi sottoposto (per citare solo qualche progetto presentato all’ente comunale e mai preso in considerazione: “Il Principe ranocchio”, progetto di prevenzione al disagio e disadattamento dei minori; “Mia famiglia”, progetto rivolto al recupero delle forme di devianza familiare; “Convivium”, progetto di recupero dei minori e famiglia; “Centro Polivalente Sociale”, consistente nella riqualificazione del Casale Sodano). Non posso non ricordare all’Assessore Sodano inoltre, come sia necessario notare i disagi psichici perpetrati ai danni di alcuni minori di questo quartiere, per aver preso parte ad alcune iniziative individuate dall’assessorato di sua competenza. Danni questi che hanno provocato nelle persone lese, la paura di denunciare i fatti e l’induzione al suicidio. Forse si aspetta il peggio per intervenire!
Ecco caro Assessore “prima di guardare la pagliuzza” come lei ha scritto..! Se a Pontecitra ci sono evasori, non è certamente per questo che un dirigente o un assessore può giudicare tutti quelli che a Pontecitra vi abitano? La polemica sterile allora è di chi non vuole ammettere i propri errori e difende a spada tratta chi è addetto ad arginare i disagi e fare promozione umana e non lo fa! Quegli abitanti di questo quartiere evasori, forse, ritornano utile a qualcuno.tanto poi con le prossime elezioni ci sarà chi andrà da loro a comprar voti! Perché nessuno prende l’iniziativa di scendere in campo e, facendo promozione umana, educa quella parte di gente a vivere bene? Una sola iniziativa ricordo è stata promossa in questo senso. Trattasi della sensibilizzazione per la raccolta differenziata dei rifiuti, cui partecipò anche la comunità parrocchiale, che indegnamente servo. Qui non si tratta di merito e professionalità.
In merito poi alle iniziative proposte dall’ente comunale nel periodo delle festività, mi duole dover riaffermare che, condividendo il pensiero culturale dell’Assessore Sodano, non è assolutamente vero che io abbia rifiutato il concerto. A me è stato proposto, invece, un’iniziativa diversa, sociale. Non mi sarei mai lusingato di andare a mendicare proprio negli ambienti comunali, tanto più mi sarei fatto asino per un pugno di fieno!
A me è dato il compito di pascere, a loro il compito di amministrare: sarebbe buona cosa da oggi pianificare il non “riscosso” non per mezzo di una morale, ma per una coscienza retta, che è portata ad agire, pensare e parlare in maniera corretta.
Don Pasquale Giannino
Sacerdote e Parroco della Chiesa del “Sacro Cuore” in Loc. Pontecitra di Marigliano
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