lunedì 16 Settembre 2024
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L’asfalto copre i sanpietrini di via Madonna dell’Arco, è polemica.

Sant’Anastasia – Coperti d’asfalto i sanpietrini di via Madonna dell’Arco, e dal nuovo manto stradale, oltre all’odore del bitume si levano una valanga di polemiche. Gli operai hanno lavorato per circa tre ore lo scorso venerdì mattina, per adempiere al compito assegnatogli dall’Amministrazione del sindaco Carmine Esposito. Alle polemiche incalzanti sulla questione il sindaco Esposito dice: “La messa in sicurezza di via Arco, è una sistemazione transitoria in attesa di un intervento di riqualificazione di tutta l’area, che comporta un impegno economico -finanziario di svariati milioni di euro. Abbiamo creduto, con un minimo di buon senso, che era diventato impossibile e pericoloso transitare su via Arco, che era diventato insopportabile vedere una strada cosi importante e strategica per quel luogo, in una condizione così degradata. Stiamo aprendo diversi cantieri, ed altri se ne apriranno con l’obiettivo di riqualificare e rendere vivibile il nostro Paese”. Pare che l’intervento di copertura dei sanpietrini sia solo la prima mossa dell’amministrazione Esposito, che il prossimo 30 novembre dovrebbe completare la riqualificazione, con una copertura definitiva della via, a cui seguirà: l’installazione di dossi, led, strisce blu, segnaletica orizzontale. Una messa in sicurezza, cosi la definisce il sindaco in attesa di un adeguamento più consolidato, al quale seguirà il restyling, inserito nel piano delle opere pubbliche, di via Arco, e per il quale si prevede una spesa di 2 milioni e 800 mila euro, e nell’attesa della ricerca dei fondi è partita la messa in sicurezza. Il capogruppo del Pd Giovanni Barone in merito alla copertura dei sanpietrini afferma: “Quell’asfalto in via Arco, è uno spreco di danaro pubblico e uno spettacolo orribile, di gran lunga più brutto delle statue rimosse. E’ un’offesa ai cittadini, al turismo, alla saggezza amministrativa ed al buon gusto. Sono interventi inconsistenti, solo d’effetto. Il progetto di riqualificazione di via Madonna dell’Arco e via Padre Raimondo Sorrentino di 2 milioni e mezzo circa di euro, fu inserito dal centrosinistra, almeno sei anni or sono, nel piano triennale delle opere pubbliche, interamente finanziato. Il centrosinistra non si è mai permesso di fare il gioco delle sette camice con i cittadini. Abbiamo recuperato e riqualificato il centro storico: Corso Umberto I e piazza Trivio (€ 491.984,00); via Sodani, via Capodivilla, piazza Sodani (€ 394.300,00); via S. Antonio, via Garibaldi, piazza San Francesco (€ 283,342,00); piazza Madonna dell’Arco (€ 832.619,00); sede stradale e marciapiedi via somma (€ 834.077,00); sede stradale e marciapiedi via A. D’Auria (€ 392.507,00); sede stradale via Pomigliano I tratto e via e. Merone I e II tratto (€ 200.000,00); sede stradale e marciapiedi via Cascetta, marciapiedi Boschetto, rione Paparo, Quadrufoglio, via Nuvolari, via adiacenti TAV (€ 451.855,00); marciapiedi via Pertini, I tratto via Rosanea (€ 108.915,00); realizzazione Nuova Piazza del Lavoro, sede mercato rionale (€ 336,171,00); riqualificazione area antistante chiesa di Ponte di Ferro, erea via Romani Centro (€ 200.385,00); aree a verde attrezzato di via Pomigliano, zona 167, parco S. Antonio, Poggio Verde, via E. Merone (€ 35.560,00)”. Il capogruppo del Pdl, Anna Rita De Simone, in merito alla copertura di via Arco, espone l’alternativa e dice: “Con il solito pratico ed economico manto di asfalto, tra un anno saremo punto e a capo. Per noi la ricchezza spirituale, estetica ed economica rappresentata dal Santuario ha un valore inestimabile, per cui se diamo per scontato che tutto l’ambiente urbano vicino, per quanti sforzi si facciano non potrà mai essere paragonato ad esso, pertanto dobbiamo astenerci dalle soluzioni più comode,veloci ed economiche, riparandoci sempre dietro la giustificazione della mancanza di mezzi”. La riqualificazione del Pdl per via Arco vorrebbe la conservazione storica legata al santuario, un progetto diverso e per il quale la De Simone dice: “Noi per via Arco vediamo una pavimentazione in pietra vesuviana, o anche nella più economica etnea, con marciapiedi in porfido (lastre meglio che cubetti) magari con un motivo che possa alludere ai valori del luogo sacro a cui ci si avvicina. All’altezza del ponte della vesuviana occorre aprire il lato “cieco” che costringe il pedone ad abbandonare il marciapiedi ed a scendere sulla carreggiata, anche con una certa dose di rischio. I due incroci, quello con via Merone e quello con via Romani (via P . Nazzaro) dovrebbero essere trasformati in “rotonde” sia per snellire il traffico, sia per abbellire l’ambiente con aiuole ricche di alberi e fiori. La piazza deve vedere sostituiti quegli incongrui manufatti, giustamente rimossi,con opere più valide esteticamente, e più consone ad una estetica realistica cristiana. L’arredo urbano (panchine,cestini dei rifiuti,pali dell’illuminazione) dovrà essere bello esteticamente e qualitativamente, in sintonia per materiali e colori,con l’ambiente. Il comune dovrà fare quanto possibile affinché i fabbricati sulla strada siano tenuti in modo decoroso. Poi c’è l’annoso problema del parcheggio pubblico, a cui fino ad oggi non si è potuto dare risposta. Per lo specifico delle scelte, sarebbe auspicabile sentire il parere dei Padri Domenicani”.

Maria Beneduce

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