SOMMA VESUVIANA – Abbandonati tra rifiuti, inciviltà e non curanza. Così si sentono gli abitanti del rione Casamale, l’antico borgo di Somma Vesuviana. A fare da portavoce il presidente del comitato di Quartiere, Ciro Nicchia, che esordisce: “Abbiamo toccato il fondo. Le fogne sono costantemente otturate, è impossibile che dobbiamo fare una lotta per convincere il Comune a farle pulire. Ma i disagi sono tanti. L’Enel, ad esempio, quando è stata rifatta la pavimentazione ha lasciato esposti dei tubi corrugati, erano predisposti per la linea elettrica, ed invece sono diventati i percorsi preferiti dei topi oltre ad essere di intralcio alle persone che camminano. Già in molti ci hanno inciampato ferendosi”. Un altro serio problema dei cittadini del Casamale sono i rifiuti, i bidoni sono stati rimossi, ma ora non c’è nessun altro servizio alternativo per la raccolta. “Siamo stati noi a chiedere che i contenitori fossero tolti”, aggiunge Nicchia, “non è opportuno, infatti, che la spazzatura resti in un centro storico, ma la vecchia Amministrazione ci aveva promesso che sarebbe passato un piccolo mezzo per raccogliere i sacchetti porta a porta, questo non è mai avvenuto e adesso alle porte del Casamale ci sono vere e proprie discariche”. Altro neo del borgo è la sosta selvaggia. “Tutti parcheggiano dove vogliono”, continua Nicchia, “Se si dovesse verificare un’emergenza è difficile che un’autoambulanza riesca a passare, stesso discorso vale anche per le autobotti dei vigili del fuoco e questo lo abbiamo verificato proprio l’anno scorso. Giusto un mese fa abbiamo tenuto un incontro con il sindaco, Ferdinando Allocca e il comande dei vigili Luciano Esposito per risolvere questo disagio ed Allocca ci aveva promesso che ogni giorno gli agenti avrebbe fatto servizio sul Casamale dalle 16,30 alle 20, ma questo non è mai avvenuto. Stiamo facendo di tutto per rendere il centro storico vivibile, ma non abbiamo nessuna collaborazione dal Comune”. Alla buona volontà dei residenti spesso si contrappone la burocrazia, come è accaduto per il servizio che il comitato di quartiere aveva attivato con la Croce Rossa. “I volontari della Cri due volte a settimane giravano per le case delle persone anziane e misuravano la pressione”, spiega il presidente, “ed il giovedì si erano attrezzati in una stanza del comitato dove insieme ad una biologa utilizzavano quelle macchinette che pungendo un dito fanno un esame sommario di colesterolo e glicemia, è chiaro che non erano diagnosi ma piccoli controlli per prevenire delle malattie più serie per quelle persone che, data l’età, non possono recarsi regolarmente dal medico, e proprio due medici hanno fatto un esposto alla Croce Rossa regionale dicendo che al Casamale si facevano diagnosi e si prescrivevano cure, ma quando mai? Non esiste nessuna certificazione che attesti ciò che dicono, e mai possibile che se ci serva di fare qualcosa di buono si deve essere subito bloccati?”. Amarezza che si accompagna ad altra amarezza, quella che riguarda il turismo e che il comitato aveva sempre incentivato e ora si trova a frenare. “Quando delle associazioni ci contattano”, conclude Nicchia, “per organizzare delle visite nel borgo noi gli diciamo che non è possibile, ci vergogniamo di farli venire in tanto caos . Non vogliamo la rivoluzione, ma l’attenzione che un quartiere come il nostro merita”.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.