venerdì 20 Settembre 2024
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Lanciato l’appello per denunciare il racket: premio niente tasse comunali

ERCOLANO. Niente tasse comunali per gli imprenditori e i commercianti che denunciano il pizzo. L’annuncio era stato dato quasi un anno fa dal sindaco Nino Daniele: in molti hanno creduto alle sue parole e, incoraggiati anche dall’associazione antiracket “Ercolano per la legalità”, hanno denunciato gli estorsori. Gli imprenditori sono una decina e per tre anni, fino al 2012, non pagheranno le tasse comunali, così come sancito da un’ordinanza che premia, appunto, chi denuncia gli aguzzini della camorra. Il “premio” sarà più alto quanto più grossa è l’attività commerciale gestita dall’imprenditore che consentirà di far arrestare chi pretenderà la tangente. Il provvedimento dal comune sarà adottato anche da altre amministrazioni dell’area vesuviana e diventerà il simbolo della lotta alla criminalità. Ma le iniziative anticamorra della giunta Daniele sono diverse, a partire dal 2006, quando nacque l’associazione antiracket “Ercolano per la legalità”, presieduta da Raffaella Ottaviano. Imprenditrice, proprietaria di diversi negozi in città, fu vittima di minacce ed estorsioni, ma ebbe il coraggio di denunciare i suoi aguzzini, poi condannati anche grazie all’appoggio del comune che si costituì parte civile. Lo scorso 21 novembre centinaia di persone hanno marciato nelle strade della città per dire “no” alla camorra, indossando le magliette con la scritta “Ercolano non paga il pizzo”. La manifestazione è stata promossa da Radio Siani, che trasmette da Corso Resina, nell’abitazione confiscata al boss Giovanni Birra. L’emittente radiofonica ha catalizzato intorno a sé molti giovani ercolanesi accomunati dall’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema della lotta alle mafie. Nella stessa strada, invece, un altro bene confiscato alla camorra, ospita la “Casa dei Diritti Nelson Mandela”, una struttura gestita dai volontari dell’Arci Solidarietà, che accoglie famiglie di rifugiati politici e richiedenti asilo. È proprio di ieri la firma di un protocollo d’intesa tra la Regione Campania e il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, teso a riconvertire il patrimonio illegale e a creare condizioni di sviluppo e di lavoro. Ad ottobre, invece, su edifici pubblici , scuole e chiese sono stati affissi gigantografie a sostegno della legalità, di forte impatto emotivo. Il progetto, “Progresso Non Pubblicità”, curato dall’artista napoletana Rosaria Iazzetta, intende scuotere ulteriormente, attraverso le potenzialità della comunicazione, le coscienze di tutti i cittadini per diffondere nella città degli scavi la cultura alla legalità. Insomma dall’amministrazione comunale arriva un messaggio preciso: la camorra si può sconfiggere ed Ercolano può rivivere. E per fare ciò le istituzioni locali fanno sentire la loro presenza, stando vicini ai cittadini onesti e continuando l’opera di sensibilizzazione iniziata da tempo.

Felicia Liguori

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