lunedì 25 Novembre 2024
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“L’Amministrazione non tutela i dipendenti”

La minoranza continua a criticare l’azione dell’Amministrazione Pinto. A distanza di dieci giorni dal primo esposto-diffida (che denunciava spartizione di poltrone e la presenza di estranei negli uffici del servizio civile) i consiglieri comunali dell’opposizione ne hanno inviato un secondo per far presenti al Prefetto quelle che a parer loro sono “gravi inadempienze amministrative verificatesi nel Comune di Pollena Trocchia”. Il riferimento è al decreto 81 del 2008, che tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro e del quale sarebbero state eluse diverse misure di tutela previste. In particolare si è rilevata la mancanza del documento di valutazione dei rischi, del POS (Piano Operativo Sicurezza che il datore di lavoro di un’impresa redige in riferimento ad ogni singolo cantiere), piani di evacuazione, controlli sanitari, formazione dei dipendenti, assegnazione dei dispositivi di protezione individuale e molto altro ancora. La minoranza ha invitato il Prefetto a verificare quanto esposto, mentre l’ASL ed il Comune sono stati diffidati ad adottare tutti gli atti necessari per tutelare la salute dei dipendenti comunali. “Nell’ultimo assestamento di bilancio ci siamo scontrati con la decisione della maggioranza di stornare le somme destinate alla sicurezza sul lavoro per portarle su altri capitoli – ha affermato Giovanni Busiello, leader dell’opposizione – Uno di questi era la spesa per le luminarie di Natale, che ci sono costate più di 30 mila euro. Non ci hanno dato ascolto e così denunciammo pubblicamente la cosa con un manifesto. Poi abbiamo aspettato per tre mesi che risolvessero le inadempienze, ma visto che non si è proceduto in tal senso abbiamo deciso di diffidarli”. “Com’è possibile – accusa il capogruppo – che vengano spese queste cifre per le luminarie per poi lasciare i dipendenti comunali sprovvisti dei controlli sanitari? È evidente – conclude – che, come abbiamo più volte denunciato quest’Amministrazione dà più importanza alle apparenze che alla sostanza”.
Tra i firmatari dell’esposto-diffida Nicola Coppola, Alessandro Gargiulo, Giuseppe Nappo, Giovanni Onore, Rosanna Filosa. Salta all’occhio l’assenza di Aldo Maione, PD, che dopo un primo periodo di dissidenza interna era tornato nei ranghi contribuendo a dare solidità al gruppo di minoranza. “L’asse non si è rotto – ha assicurato Busiello – la firma del consigliere Maione manca per una sua assenza dovuta ad impegni professionali. Dubito che non ne condivida l’impianto politico”.

Gennaro Addato

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