giovedì 21 Novembre 2024
HomeCultura e SpettacoliLa storica operetta scarpettiana 'Na Santarella rivive al Politeama

La storica operetta scarpettiana ‘Na Santarella rivive al Politeama

NAPOLI. ‘Na Santarella di Eduardo Scarpetta con la regia di Mario Roma e l’adattamento di Gino Roma è in scena al Politeama fino a domani domenica 5 gennaio. Ore di allegria ieri al debutto della Compagnia.

Un classico esplosivo quello in scena al teatro Politeama, che fino a domani, domenica 5 gennaio andrà in scena ” ‘Na Santarella” di Eduardo Scarpetta con la regia Mario Roma e l’adattamento di Gino Roma. Il debutto ieri venerdì 3 gennaio, ha rallegrato per circa due ore il pubblico presente in sala, che in parte, era formato dagli abbonati del teatro Augusteo ai quali è stata omaggiata la serata. L’operetta Scarpettiana è ispirata alla celebre “Mam’zelle Nitouche” di Meilhac e Millaud che vide “la luce” il 26 gennaio 1883 al Théàtre des Variétés di Parigi. Il papà dei de Filippo ne rimase molto colpito, tanto che sei anni più tardi decise di napoletanizzarla e inserirgli la sua maschera più celebre: il mitico combinaguai Felice Sciosciammocca. Con la prima traduzione di Regina D’Antigny, nonna di Regina Bianchi, il successo dell’epoca fu tale che ‘Na Santarella è rimasta una delle opere più celebri del teatro scarpettiano e ieri al Politeama la Compagnia del “Teatro Club Gino Roma” è riuscita a far rivivere all’immortale trama l’antica allegria. Come già anticipato, il personaggio centrale è Felice Sciosciammocca (Luciano Raiola) che ha una doppia vita, di giorno suona musiche sacre come organista al convento delle Rondinelle, la notte, in incognito, si reca a Napoli e sotto falsa identità è autore di operette. Conosciuto come Arturo Maletti, il protagonista è in procinto di presentare a teatro la sua più grande opera “La figlia dell’Imperatore”. Il suo segreto però viene scoperto da un’educanda Nannina detta Santarella (Roberta Esposito) per i suoi modi pudici e la sua aulica indole. Ma la giovane, in realtà, inganna tutti perché il suo reale carattere è completamente opposto a quello dimostrato alla madre superiora (Susy Piezzo). Insomma tutto si complica all’arrivo dal colonello (Salvatore Mirolla), fratello di suor Rachele, che chiede alla sorella di mandare Santarella a Roma per farla sposare al giovane conte Eugenio Poretti (Luca Capano). Suor Rachele chiede a don Felice di far da guida alla giovane, ignara del debutto che il maestro avrà da lì a poche ore. Santarella riesce a convincere l’uomo a recarsi prima in teatro e poi a Roma, così che anche lei possa ammirare finalmente dal vivo l’operetta. Arrivata la “stramba” coppia in teatro, inizieranno una serie di gag esilaranti che si alterneranno con momenti musicali (deliziosissimi brani che rispecchiano il classico stile francese di fine ‘800). Bravissimi tutti i personaggi, le pie e simpaticissime suore interpretate da:  Alessandra Oliviero Silvia Esposito La Rossa Carmela Maria Raffaella D’Alessio.  Simpaticissima interpretazione quella di Davide Speranza nel ruolo dell’impresario e coinvolgente “la prima donna” interpretata da Diana Ausiello. Bravissimo Alessandro Borrelli nel ruolo del marchesino Sparisce, personaggio che un tempo fu interpretato dal grande Luca De Filippo. Interpretazione frizzantina per le ballerine: Imma Caro, Esposito Alessandra, Oliviero Cira Preite, Ilaria Colamarino, Mary J. Noto, Ivana Riccio, Silvia Esposito La Rossa. Bravi anche gli altri interpreti: Enzo Di Donna, Michele Zarmoletti, Vittorio Urciuolo, Giuseppe Merola, Andrea Cozzuto, Federico Raiola, Franco Martucci. Dolcissime le educande: Chiara Falanga, Rita Beatrice Sannino, Lea Quaranta, Silvia Gallo, Chiara Loffredo, Sara Zannini, Eleonora D’Aquanno, Giada Scognamiglio, Carolina Perone, Roberta Maniscalco. Le piccoline della rappresentazione sono riuscite ad intenerire l’intera platea. L’interpretazione degli attori: Luciano Raiola, Roberta Esposito, Susy Piezzo, Salvatore Merolla, Luca Capano è stata in pieno stile scarpettiano a ritmi incalzanti. Il coordinamento generale è curato da Renato Roma, le scenografie “ottocentesche” sono state realizzate da Davide Speranza, Salvatore Mirolla, Franco Martucci. La vocal coach delle cantanti è Jessika Crispino, le coreografie sono a cura di Ivana Riccio. Le musiche sono state realizzate da Roberto Esposito, l’organizzazione è di Cira Palomba, Ciro Ghirelli, Benedetta Roma, Franco Mangone. I vivacissimi costumi sono stati realizzati da Diana Ausiello e Nunzia Gioielli.

Per le foto clicca qui

Sostieni la Provinciaonline

Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.

Articoli recenti

Rubriche