L’interessante iniziativa giunge quest’anno alla ventunesima edizione nata dall’impegno, pieno di entusiasmo e ricco di idee dei Giovani per un Mondo Unito di Somma Vesuviana. Una Città ai piedi dell’omonimo monte a pochi chilometri da Napoli, ricca di storia e tradizioni che s’intrecciano con l’attualità della cronaca e dei problemi comuni a molte aree del sud d’Italia.
“Una terra e una città, onuste di storia, il cui suolo è stato teatro di azione delle gentes romanae, dei gladiatori ribelli, dei reali angioini e aragonesi, dei baroni e dei feudatari, delle belle castellane e delle indomite popolane, di pseudo malandrini e di infaticabili lavoratori, fedeli, di volta in volta, a uno stemma, a un casato, a un’idea, a un partito e, sempre, a una speranza di futuro”.
“Una terra e una città posate ai piedi del Somma-Vesuvio, rigogliose, ubertose (Campania felix), timorose di ogni cruccio del vecchio vulcano, votate alla devozione della Madonna di Castello, incastonate nella tradizione di una festa delle lucerne, come di una tammurriata o di un canto a figliola o di un coraggioso palio.
Eppure, prevalgono ancora gli stereotipi di una città e di una terra incattivite, martoriate, deluse, indifese. Lo dicono i cittadini che non vanno più a votare, quelli che hanno perso fiducia nelle istituzioni; lo ribadiscono i centri storici abbandonati, le malattie letali in un nuovo triangolo della morte, l’edilizia selvaggia, lo spaccio di droga, i pregiudizi xenofobi …. Tutti elementi che costituiscono una continua meraviglia, questa volta, però, come un turbamento che toglie il sonno, impedisce la crescita civile. Quasi un mistero inspiegabile.
È qui che il palio (pallium) diventa occasione, momento, mediazione per restituire la speranza, la fiducia, la voglia di ripartire. Perché il palio è animato da una voglia di essere in mezzo alla gente, perché è la gente stessa.
Nelle sue ormai venti edizioni il Palio di Somma Vesuviana, andando molto oltre i giochi tra i rioni, ha sempre costruito un percorso di riflessione e di proposta centrato sul territorio e la città. Ne testimoniano i titoli di ciascuna delle edizioni. Alcuni veramente suggestivi, poetici, intriganti: “La città viva, costruiamola insieme”, “La città sul monte”, “Raccontami un nuovo mattino”…( dalla riflessione sul Palio di Somma del Prof. Ciro Raia storico e scrittore)
Il tema di quest’anno è “ e tutto si rinnova”
Come quella di una terra capace di rigenerarsi, sopravvivere alle ferite, ritrovare la forza e la voglia per non soccombere
È qui infatti che il gruppo di Giovani per un Mondo Unito e i loro amici ha voluto condividere con le attese e la rassegnazione della propria gente, le paure e gli slanci generosi, i momenti di sofferenza e le speranze spesso spezzate da tristi avvenimenti di cronaca.
In questi anni il Palio è cresciuto connotandosi come uno degli appuntamenti più attesi e amati dalla nostra gente. Un atto di amore e di coraggio, di liberazione e di cambiamento, un segno per rendere “viva” la città realizzando una rete di legami forti che facciano comunità a cui interno accoglienza e condivisione si coniugano con apertura e legalità. Insieme al Palio annuale, da 21 anni i giovani per un mondo unito animano, durante tutto l’anno, uno degli spazi sociali più impegnativi, il Centro giovanile permanente “Centro Vita”, innumerevoli le iniziative a sostegno dei ragazzi e dei giovani, nelle aree del disagio, disoccupazione e devianza; nello sport,e tempo libero, iniziative nei quartieri e nelle scuole. Un impegno ad ampio raggio in tutto quello che si vive e si muove nel mondo giovanile di Somma e dintorni.
In questi anni diverse generazioni si sono coinvolte in questa “rivoluzione d’amore” nella propria terra e con la propria gente. Una rivoluzione silenziosa ma forte e determinata per abbattere muri e barriere per allargare gli orizzonti della stessa Somma, cogliendone verità e bellezze delle proprie radici, ma anche delle tradizioni di altri popoli e culture nella prospettiva di un’ umanità più unita, più giusta e in pace.
Con il Palio e il Centro vengono sostenute iniziative di solidarietà aperta ai bisogni dell’umanità vicina e lontana ( Asia, America latina, Africa..).
Il “nostro Palio…,” tre sere, tre momenti, un solo scenario: la piazza principale, che si veste del popolo sommese adornato della sua storia, quella angioina con il corteo del Magister Nundinarum e la sua corte; delle sue memorie contadine, i giochi del popolo, il chirchio, la corsa col sacco, il tiro alla fune, la pignatta, il palo di sapone; della sua voglia di apertura all’ Altro nei suoi momenti di fusioni di tradizioni e saperi culturali differenti.
“Sono momenti, hanno scritto i giovani del Palio al Presidente della Repubblica presentando la XXI edizione, di bisogno, in un periodo di smarrimento generale, di radicalità e di rinnovamento nello stesso tempo; sono momenti che incoraggiano noi giovani a non dover per forza dover lasciare la nostra terra, a non dover aver paura della nostra storia, del nostro passato ma anche presente storico, in una contemporaneità liquida dove tutto, a partire dal nostro essere che viene usufruito finché serve, e che per la paura di essere presi alla sprovvista e rimanere indietro, ci si sdradica da sé, senza sapere dove andare. E’ una sfida che noi accogliamo con gioia e determinazione affinché possiamo essere anche noi un piccolo tassello da aggiungere al mosaico del rinnovamento culturale del nostro essere del Sud. “
Somma V. 5/09/2011
I Giovani per un Mondo Unito di Somma Vesuviana
In allegato gli interventi dei professori Ciro Raia e Mario Damiano
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