NAPOLI. Riceviamo da una mamma una lettera che pubblichiamo per riflettere sui disagi dei bimbi a scuole chiuse.
Gentile redazione,
voglio raccontare la delusione vissuta oggi dal mio bimbo.
Emozionato e pronto ad entrare in classe siamo arrivati all’asilo. Mio figlio era felicissimo, alle 9,30 siamo a scuola ma le maestre mi dicono che sarebbe stato l’unico in classe, perchè le altre mamme avevano deciso di non portare i bimbi fino a gennaio. Morale della favola: prendo mio figlio e me lo riporto a casa, con tanto di pianto per la delusione.
In verità, avevo chiesto se magari si poteva appoggiare all’altra classe da lunedì. Mi è stato detto che non era possibile causa Covid. Eppure non capisco, stesso plesso, due classi, stessi bagni, maestre che loro malgrado interagiscono tra loro, bagni in comune e per il Covid non si può far entrare un solo bimbo nell’altra classe? Ovviamente mio figlio l’ avrei mandato a scuola per farlo interagire con altri bimbi e nel rispetto di tutte le normative, non certo per farlo stare da solo. A questo punto me lo tengo a casa. Mi chiedo però se a gennaio si continuerà a ragionare cosi. Non ho bisogno dell’asilo, posso badare a mio figlio, però a 4 anni non può andare al parco, non può fare sport, non frequenta nessuno, l’unico posto sicuro, dopo mesi di chiusura, dovrebbe essere la scuola ed invece anche quella gli viene negata. Tra l’altro parliamo di quella dell’infanzia, chiusa solo in Campania, essendo facoltativa un genitore può decidere di non mandarlo, ma se la situazione si protrae anche a gennaio e magari mio figlio resta l’unico in classe, dovrà rinunciare anche all’asilo perché non potrà essere accorpato a nessuna classe. Alla fine mi sono informata, il primo e il secondo anno d’asilo di tutto l’istituto erano vuote, solo nelle classi del terzo anno c’erano bimbi.
Scrivo questa mia riflessione perché si parli e si comprenda quanto i bimbi stiano soffrendo.
Grazie
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