Napoli. 193 pagine di indignazione, dolore e incredulità quelle che compongono il libro “La Campania dei veleni”, di Marica Fioretti e Vittorio Moccia. Con l’egida di “Salvaguardia Ambiente Campania” e la prefazione di padre Alex Zanotelli e un contributo di Giuseppe Comella, il saggio è edito dalla Dante&Descartes. Dai Comuni della terra di lavoro al nolano, passando per Napoli est e la zona domitio-flegrea, poi le discariche irpine, lo scandolo delle bonifiche e le inchieste; una raccolta di notizie che ripercorre la terrificante trama del business che negli anni ha ucciso le nostre terre. Non solo la camorra e le industrie ma anche gli stessi Enti che negli anni passati hanno permesso lo sversamento delle fogne nere nei Regi lagni causando non solo l’inquinamento ma anche dissesto idreogeologico. Una verità spinosa, che oggi in molti vogliono sotterrare; il tutto mentre una madre piange suo figlio morto di cancro, o una sorella di leucemia. É questo il report che fa paura: neoplasie polmonari, epatiche e mesoteliomi, sono solo alcune delle patologie registrate nelle terre avvelenate. Cave e rifiuti tossici fanno oggi da sfondo alla Campania felix e rappresentano il cupo fallimento del Laudato si. Questo e altro nel dossier che merita di essere letto: per ricordarci di quanto male è stato fatto alla nostra terra e ai nostri figli.
Sostieni la Provinciaonline
Il nostro giornale è libero da influenze commerciali e politiche e così vogliamo restare. Voi con il vostro piccolo aiuto economico ci permettete di mantenere la nostra indipendenza e libertà. Un piccolo o grande aiuto che permetterà alla Provinciaonline di continuare ad informarvi su quello che tanti non vogliono dirvi. Clicca qui e aiutaci ad informare ⬇️.